Titolo:
La Rete a Maglie Larghe
Autore:
Håkan Nesser
Traduttore:
Carmen Giorgetti Cima
Editore:
Guanda – 2001
Da diversi
anni desideravo leggere i libri della serie del commissario Van
Veeteren, ad opera dello scrittore svedese Håkan Nesser. “La Rete
a maglie larghe” ha visto la sua prima pubblicazione italiana nel
2001 per la casa editrice Guanda. Mi sono procurato proprio
quell'edizione ed ho così potuto far finalmente diretta conoscenza
dell'autore e del suo personaggio, che vive nella immaginaria
cittadina nordeuropea di Maardam.
Un inizio
molto noir e gustosamente coinvolgente, grazie al carattere ed alla
descrizione del fin troppo facile da individuare colpevole, della sua
amnesia e del suo spaesamento di fronte al cadavere della moglie ed
al fatto che proprio lui sembra poter essere l'unico ad averne
commesso l'omicidio. Colpevole per tutti, ma non per il commissario
Van Veeteren, che “simpaticamente” brusco ed antipatico si ostina
a credere alla sua innocenza, anche contro le dichiarazioni
dell'innocente stesso. Inizia così la parte più propriamente
investigativa e “gialla” del romanzo, con viaggi, pedinamenti,
interrogatori, incontri più o meno organizzati, telefonate che si
connotano di mistero e la caparbietà, l'ostinazione del commissario,
che non disdegna qualche birra ed una partita a badminton durante
l'orario di lavoro.
La
narrazione, coinvolgente e accattivante, oscilla fra realtà e
finzione, fra ricostruzioni e la durezza dei fatti oggettivi, con uno
stile personale che fa innamorare il lettore, catturato dai vari
personaggi, protagonisti di una particolare e precisa vicenda, ma che
alla fine del romanzo risultano come inseriti in storie dal sapore
universale, con annessi archetipi e tratti generali che si possono
ritrovare in “La Rete a maglie larghe” proposti con grande
abilità e sapiente utilizzo dei registri e degli ambienti.
Tipi umani e
tratti geografici e sociali donano ulteriore spessore e qualità
a quanto raccontato, con una giusta dose di suspense e di mistero che
mai guasta.
Una
grigia mattina di ottobre Janek Mattias Mitter si sveglia con un mal
di testa lancinante per i postumi di una sbornia colossale. In cucina
bottiglie vuote ovunque, in bagno il cadavere della giovane moglie
Eva che galleggia nella vasca. Mitter non ha ricordi della notte
appena trascorsa, tranne la certezza di non essere stato lui ad
ucciderla. L’uomo chiama la polizia che, giunta sul luogo del
delitto, lo arresta…
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