martedì 19 marzo 2019

1947 di Elisabeth Åsbrink - Iperborea

Titolo: 1947
Autore: Elisabeth Åsbrink
Traduttore: Alessandro Borini
Editore: Iperborea - 2018
«C'è solo questo anno, il 1947, in cui tutto si muove in modo vibrante, senza stabilità e senza meta, perchè ogni possibilità è ancora aperta.»

Il 1947 è l'anno di nascita di mio padre, ma è anche il curioso titolo di un libro edito da Iperborea.
Non è un romanzo, tantomeno un saggio storico od un “semplice” annuario, resoconto del secondo anno di dopoguerra, bensì un affascinante e riuscito ibrido letterario. L'autrice, la svedese Elisabeth Åsbrink , offre al lettore le sue ricerche, il suo interesse per un periodo, per un anno che solo superficialmente potrebbe sembrarci uno dei tanti, apparentemente non tanto diverso da quello precedente e da quelli che seguiranno.

Ci troviamo a leggere una prosa accattivante ed elegante nella sua immediatezza, che ci accoglie in un anno, il 1947 appunto, che ci cala nei destini di personaggi d’eccezione e persone comuni, per comporre un racconto poetico e documentatissimo, nel quale la Åsbrink ricompone il puzzle di un anno emblematico per la sua identità personale e per quella collettiva. Si legge di gerarchi nazisti in fuga, con la complicità di fascisti europei che si stanno riorganizzando e la cecità più o meno manifesta dei Paesi occidentali che ora hanno nell'Unione Sovietica il nuovo nemico. Ci si appassiona della lotta, portata avanti da un solo uomo, affinché si riconosca il reato di genocidio, mentre Christian Dior presenta al mondo la sua idea di moda. Si seguono le vicissitudini di migliaia di profughi, ebrei ma non solo, nell'Europa ferita a morte dal conflitto. Viene stimolata la curiosità su tanti temi, pubblici e privati. Il tutto per illustrare e far vivere porzioni di storie e di Storia.

Si passa dagli Stati Uniti del Piano Marshall e dei primi avvistamenti di Ufo alla Palestina degli ultimi mesi di presenza britannica, dall'Italia di Primo Levi che tenta invano di farsi pubblicare all'India che sta per divenire indipendente, dai paesi scandinavi patria sia della socialdemocrazia che della riorganizzazione fascista all'Egitto dove si comincia a parlare di jihad, dall'Ungheria socialista a remote isole nel mare del nord passando per la Germania occupata. Non solo storia ma anche cinema, musica, moda e letteratura, temi sociali e religiosi, amore e rivalità, odi e rancori, speranze e rinascite.
Un piccolo capolavoro, in grado di toccare una serie di eventi, presentare un'infinità di passaggi importanti che hanno condizionato il futuro, gli anni a venire, fino a condurci al giorno d’oggi.

 

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