Non nascondo
una leggera delusione alla fine della lettura de “La Serva”,
albo numero 228 di Dampyr. Dopo un interessante e stimolante prologo,
arricchito da un excursus storico che faceva ben sperare, mi sono
trovato in bilico fra sensazioni contrastanti.
Viene
introdotto un nuovo nemico, Dorka,
la serva della Contessa Bathory, esecutrice di una serie di omicidi
che hanno poi reso tristemente celebre la nobile vampira, sanguinaria
e crudele. Successivamente la sceneggiatura ci conduce all'attualità,
in Ungheria, dove Harlan si trova ad aiutare il detective privato
Vilmos Farkas a
risolvere una serie di rapimenti e omicidi dietro i quali si nasconde
proprio Dorka. Il protagonista, o meglio la
voce narrante è proprio il detective ungherese, che dona un sapore
noir all'albo, per una storia in buona parte
veloce, agile e godibile, nonostante la scelta di affidarsi al testo
e meno alle immagini, che non sempre rendono al meglio e riescono ad
essere al pari dell'efficacia della scrittura (cosa
che per alcuni lettori equivale ad un peccato pressoché
imperdonabile).
Quel
po' di delusione a cui accennavo risiede nel fatto che anche se
l’albo risulta ben dosato nelle sue componenti, bilanciando
sequenze dialogate e altre prettamente di azione, come nel finale
amaro e indovinato,
soffre invece per
alcune scelte di caratterizzazione dei personaggi. Farkas
è il “solito” ex poliziotto, come molti altri prima di lui retto
ed incorruttibile come anche solitario e addolorato, mentre la figura
di Dorka, che avrebbe potuto essere molto più trattata e
“utilizzata” anche in una storia più lunga, all'interno di una
valutazione obiettiva risulta piatta nella sua violenza e nel suo
agire, mentre sarebbe stato apprezzabile conoscerla meglio, magari
con qualche flashback aggiuntivo, che avrebbe potuto fornire
ulteriori dettagli sulla sua vita, il suo passato, le sue vicende.
Molti
secoli dopo gli efferati delitti della vampiresca assassina Erszbeth
Bathory, la contessa che beveva il sangue delle giovani donne a lei
affidate, il detective privato Vilmos Farkas, indagando a Budapest su
alcune ragazze rapite, si imbatte in un terzetto di cacciatori di
vampiri. Harlan, Kurjak e Tesla stanno dando la caccia alla vera
mente e alla vera vampira dietro i leggendari eccessi della Contessa
di sangue: Dorka, la serva! (da
sergiobonelli.it)
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