mercoledì 28 novembre 2012

Il Mio Miglior Incubo! (2011)

Così diversi, così distanti, così compatibili...


Sembra che il cinema francese abbia inaugurato, negli ultimi anni, un piccolo filone: l’incontro ed i rapporti fra personaggi agli opposti. Dopo gli apprezzabili ed anche divertenti “Giù al Nord!” e “Quasi Amici”, ho visto “Il mio migliore incubo!”, di Anne Fontaine.

Mentre i primi due sviluppano il tema in chiave sociale, “Il mio migliore incubo!” torna alla già collaudata coppia uomo/donna. Benoît Poelvoorde ed Isabelle Huppert interpretano i loro personaggi, tanto rozzo ed ignorante lui quanto algida e sofisticata lei, esasperandone le caratteristiche fino al limite della farsa. Fino al limite perché in realtà ne risulta una commedia a tratti brillante e con una certa dose di intelligenza e sarcasmo, che poggia sulla bravura dei protagonisti e sulle situazioni che si vanno a creare. 

La trama e relativa sceneggiatura non sono, giocoforza, prettamente originali, per quanto non sia un problema, giacché nelle commedie ciò che serve è anche un po’ di prevedibilità, ma è presente un capace gioco sul contesto e le vicende, che si sviluppano senza cadere nella trivialità od in stucchevoli banalità, come in altri prodotti invece accade sovente.

Isabelle Huppert e André Dussolier
La Huppert simpatica e capace di prendersi un po’ in giro è, almeno per me, una novità, dopo averla vista per anni interpretare donne carogne, disturbate, nevrotiche o anche solo antipatiche. Poelvoorde è efficace e riesce anche solo con la propria fisicità e le espressioni facciali a caratterizzare personaggio e situazioni. Inoltre è presente, e gli rendiamo grazie, André  Dussollier (Parole, Parole, Parole; Un cuore in inverno; Tre uomini e una culla, tra gli altri) misurato nella propria interpretazione e capace di mettersi al servizio dei due protagonisti con una certa, non comune, eleganza.

Isabelle Huppert e Benoît Poelvoorde
La seconda parte del film rischia di perdere la spinta iniziale, ma poi riesce a riprendersi con oneste trovate ed evitare la noia, quali la discussione sull’arte, elegante ed originale, la cena con autentico artista concettuale giapponese e giusta dose di sarcasmo, la Huppert nell’autolavaggio belga.

Voto: 7+

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