Persepolis, di Marjane
Satrapi, è di fatto un classico della narrazione
a fumetti, originale ed insolito, ma rispettoso di una tradizione,
franco-belga in particolare, quanto basta. Pubblico e privato, autobiografico e
ricostruzione storica si incontrano e si uniscono per coinvolgere ed accogliere
il lettore, che impara molto su una bambina e poi giovane donna e su un paese,
l’Iran, al quale stereotipi e
superficialità non rendono giustizia.
Marjane Satrapi |
Al
di là del piacere e del divertimento di leggere una bella storia, quello che mi rimane di Persepolis è l’incrocio tra
culture differenti (Iran-Europa, Persiani-Arabi) e diversi modi di narrare e
raccontare la Storia e la propria esperienza personale.
Probabilmente la vita dell’autrice e le sue esperienze giustificano e ci fanno
comprendere l’elemento multiculturale
dell’opera, dove sono presenti ironia e drammaturgia, caricature e realismo,
per una narrazione in prima persona accattivante, che esalta ricostruzione storica ed autobiografia, mescolate tra loro per
un prodotto completo e meritevole di occupare uno spazio nelle nostre librerie.
Tutto
viene esaltato da una semplicità formale,
di raffinata fattura, sotto il punto di vista grafico e narrativo,
anche quando vengono trattati temi complessi e vicende drammatiche,
testimoniando come il fumetto sia un’espressione
artistica in grado di poter raccontare con efficacia il nostro mondo, le
sue diverse realtà e la vita dei suoi abitanti, tanto e forse più del cinema,
della letteratura o della cronaca giornalistica (si veda a questo proposito la recente iniziativa del “Corriere della Sera”)
Marjane Satrapi è nata a
Rasht, Iran, nel 1969. A quattordici anni, dopo l’infanzia passata a Teheran,
si è trasferita a Vienna per sfuggire all’oppressione del regime dittatoriale
degli ayatollah. Dal 1994 vive in Francia, dove lavora come autrice e illustratrice
e collabora a numerosi giornali e riviste.
Di seguito le copertine dell'edizione in 4 volumi della Lizard usciti fra il 2002 ed il 2003
Nessun commento:
Posta un commento