Mar delle
Antille e Pirati per Dampyr n.227. Sceneggiatura lineare, non
banale, bensì dinamica e densa d'azione, dove Harlan si trova
coinvolto in una faida fra pirati vampiri, una parte dei quali dedita
a traffici loschi.
“Pirati”,
come opportunamente si intitola l'albo, mette quasi in secondo piano
i protagonisti della serie, che lasciano spazio e parole ad una fra
le figure più affascinanti ed utilizzate nei romanzi e serie
d'avventura. Passato e presente si alternano per mettere i predoni
dei mari al centro di quella che è di fatto un'avventura di
passaggio, volgarmente si direbbe un numero riempitivo, ma che
presenta più di un motivo di interesse.
La
scrittura, come detto, ma anche i disegni di Simone
Delladio, che
con tratto pulito ed elegante
definisce tavole ricche di particolari, con personaggi sempre ben
caratterizzati e dotati di grande espressività. Sicuramente
apprezzabile è il fitto tratteggio a trama di tessuto, molto
efficace e di impatto nel delineare le ombre e donare il senso di
profondità.
Molti
anni fa, all’epoca d’oro della pirateria, il Maestro della Notte
Akhar Nun condannò una ciurma di pirati a un’eternità di buio e
sofferenza, in un vascello sommerso nelle profondità … Cercando i
responsabili di morti misteriose tra gli uomini di mare delle
Antille, Harlan e soci s’imbattono non solo nei vendicativi
non-morti, ma anche nell’equipaggio segreto del loro nemico Akhar
Nun… (da sergiobonelli.it)
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