Fin dalla
copertina ci è chiaro che l'albo numero 238 di Dampyr è
improntato all'incontro fra l'arte, i disegni e le atmosfere della
Belle Epoque ed i toni e le situazioni tipiche della serie.
Il Liberty,
detto anche Art Noveau, ebbe una grande diffusione in Europa,
partendo dalla Francia e giungendo anche a quelle zone “di confine”
degli Imperi dell'epoca. Anche in Romania, quindi, dove si
svolge l'avventura di questo numero, il cui sviluppo, pur essendo fin
troppo classico nelle vicende di Harlan e soci, attrae e convince il
lettore.
Il
disegnatore Giorgio Gualandris rende molto bene atmosfere ed ambienti
Belle Epoque, con disegni rappresentativi di uno stile, riuscendo
anche ad offrire scene e situazioni terrorifiche e horror, senza che
si avverta troppo contrasto tra gli elementi che compongono la
sceneggiatura a firma di Giovanni Di Gregorio.
Una
nota merita l'antagonista di cui gustiamo la presenza scenica e le
azioni, tanto che dispiace salutarla alla fine della lettura.
L’Hotel
Imperial ha chiuso i battenti ai tempi della Grande Guerra. Durante
la Belle Epoque era l’albergo più lussuoso della Romania, ma ora,
tra le sue stanze polverose, le tappezzerie coperte di ragnatele, i
mobili che odorano di muffa, non ci sono più ospiti paganti… solo
oscure presenze, sotto lo sguardo di vetro di Roxana, l’antica
proprietaria, ritratta in una magnifica vetrata dipinta Art Nouveau
dai riflessi di sangue… (da
sergiobonelli.it)
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