giovedì 14 maggio 2020

Giallo, Noir & Thriller/77



Titolo: L'Angelo Nero
Autore: Kjell Ola Dahl
Traduttore: Giovanna Paterniti
Editore: Marsilio – 2017


Se nel precedente romanzo di Kjell Ola Dahl di cui ho parlato (Il Corpo di Ghiaccio) l'attenzione del lettore era concentrata pressoché esclusivamente su una figura femminile, qui ne “L'Angelo Nero” il protagonista torna ad essere l'ispettore Gunnarstranda.
Lo troviamo all'inizio del libro alle prese con la morte, l'omicidio di un poliziotto. Un delitto avvenuto a tarda notte, nei pressi di un bar frequentato da molti colleghi a pochi passi dalla centrale di polizia. Un omicidio dalle caratteristiche poco chiare, con molti elementi che creano difficoltà e disagio ai colleghi chiamati ad indagare. Non ultimo elemento di disagio è il fatto che a capo delle indagini ci sia il “nostro” Gunnarstranda. È mal sopportato dagli altri poliziotti coinvolti a causa di quanto avvenuto circa un mese prima, ovvero proprio lui aveva fatto scattare una indagine interna, a livello disciplinare, proprio in merito ai comportamenti del collega ucciso.

Ivan Killi, questo il nome del collega ucciso, non era simpatico a Gunnarstranda, che rimane eccentrico quanto basta e non facile da sopportare durante un'indagine, ma sempre “sul pezzo” e capace di intuizioni e ragionamenti difficili per altri. Tagliato fuori da quel caso, si ritrova a lavorare nuovamente con l'ex collega Frank Frølich nella sezione persone scomparse. I due devono indagare sulla sparizione dell’avvocato Werner Welhaven, avvenuta a seguito di una serie di eventi e dietro più di un segreto. A mano a mano che il lavoro procede, Gunnarstranda si rende conto che le due indagini sono inevitabilmente intrecciate. A questo punto il lettore viene posto di fronte ad un possibile, probabile collegamento fra la scomparsa di un avvocato e l'uccisione di un poliziotto in seguito ad una rissa.

Mentre praticamente tutto il corpo di polizia rema contro, consapevolmente e colpevolmente oppure per semplice reazione e mal interpretato spirito di corpo, Gunnastranda insiste nel far procedere le due indagini che da parallele divengono intrecciate e clamorosamente sovrapponibili. Se si trova il responsabile della morte di Killi, si scoprirà cosa è accaduto all'avvocato e perché, oppure scavando nel passato di quest'ultimo si otterranno elementi per risolvere l'altro enigma.

L'intreccio è ottimo, la scrittura chiara e scorrevole, le situazioni più che plausibili e non mancano colpi di scena e momenti di azione. In una Oslo estiva, fra poliziotti corrotti, segreti familiari, insabbiamenti e ostruzionismi, psicologhe dal comportamento non proprio limpido, ragazze problematiche e conti bancari che nascondono azioni al limite del legale il libro procede e coinvolge, convince e fa conoscere ancora meglio il suo protagonista e gli altri personaggi di questa serie, che Marsilio continua a pubblicare.

Nella notte di un caldo sabato di agosto, Ivar Killi, poliziotto in congedo, viene ucciso con un colpo di pistola a bruciapelo a pochi passi dal dipartimento di polizia di Oslo. Le indagini vengono affidate all’ispettore Gunnarstranda, ma tra i colleghi c’è chi non è d’accordo, e non fa nulla per nascondere disprezzo e rabbia nei suoi confronti. Prove determinanti spariscono dal suo stesso ufficio e dall’appartamento sigillato della vittima, in particolare una scheda di memoria contenente alcune foto che ritraggono una ragazza molto giovane con indumenti fetish, imbavagliata e legata a una sedia. Qualcuno sta facendo di tutto per ostacolare il suo lavoro, e alla fine il caso gli viene tolto. Gunnarstranda torna così a far coppia con Frank Frølich, e insieme a lui dovrà occuparsi della scomparsa di un noto avvocato, seguendo un’indagine che, per vie fortuite, lo riporterà sulle tracce dell’omicidio di Killi. (da giallosvezia.it)




Nessun commento:

Posta un commento