Una storia più che piacevole, per niente banale,
con poche pretese (nel senso buono dell’espressione) e che riesce a coniugare
intrattenimento, robusta sceneggiatura, ottimi disegni e riferimenti
storici e culturali molto ben presentati e approfonditi.
Ce n’è abbastanza per esultare e invitare amici e
parenti a festeggiare. Se poi questa storia viene pubblicata subito dopo un albospeciale che ci è veramente piaciuto, sotto tutti gli aspetti, allora non
se ne può fare a meno di parlare.
“Mal di Luna”, n.161 di Dampyr, è un albo sufficientemente
classico all’interno di questa serie, una combinazione accattivante di horror,
azione, folklore e attenzione all’umanità del protagonista e di chi incontra.
La sceneggiatura di Mauro Boselli
riesce ad usare, con intelligenza e coerenza, tutti, o quasi, gli elementi che
hanno fatto la fortuna di Dampyr, nel rispetto di quanto proposto in
precedenza e recuperando quanto, in letteratura e nel cinema, è stato proposto
in tema di licantropi e affini.
Nel fare questo, in mano al lettore finisce una storia
ben costruita, serrata, con pochi ed efficaci colpi di scena, azione
quanto basta e misurati approfondimenti, tutti utili nell’economia del
racconto.
I disegni di Luca Rossi sono perfetti per
l’albo e probabilmente questo disegnatore è quello che preferisco su Dampyr.
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