Prima di non aver più bisogno di puntare la sveglia
per andare al lavoro;
Prima di perdersi nel reparto pappe e pannolini al
supermercato;
Prima che il pavimento della cucina dopo ogni pasto
apparisse come un quadro di Pollock;
Prima che dormire fino alle 8 la domenica mattina
sembrasse una conquista;
Prima di pensare con terrore ad un pomeriggio di
pioggia;
Prima
di sudare dentro una sala parto insieme a lei che urla e manda accidenti a te e
all’ostetrica;
Prima che bisognasse evitare di tirare lo sciacquone
dopo le 22;
Prima che vedere un film in TV, per intero,
diventasse un’impresa degna di essere narrata ad amici e parenti;
Prima di fare due lavatrici al giorno;
Prima che per una breve passeggiata bisognasse
caricarsi come muli;
Prima di riuscire a distinguere tra sei tipi di
latte in polvere;
Prima di augurare le peggio disgrazie a chi sbatte
il portone d’ingresso;
Prima che ci si scambiasse occhiatacce ad ogni
starnuto o colpo di tosse;
Prima che sulle sue labbra fiorissero parolacce come
margherite a primavera;
Prima che lei ti vietasse di pronunciare qualsiasi
parolaccia (che loro le imparano!);
Prima di fissare con odio chi ti porta in casa
giocattoli sonori;
Prima di maledire i progettisti dei seggiolini auto;
Prima che passare una giornata fuori casa
comportasse caricare l’auto come se si traslocasse;
Prima di passare intere notti passeggiando avanti e
indietro;
Prima di interrogarsi sull’applicazione ai Barbapapà
dei concetti di massa e volume;
Prima di mandare a quel paese la tata Lucia;
Prima di odiare lo yogurt alla fragola (che quello
ai frutti di bosco ti ha sempre fatto schifo!);
Prima di non riuscire a vedere una partita per
intero, fosse anche la finale di Champions;
Prima di pensare che se i preti fanno un gran
parlare di miracolo della vita perché non li fanno loro i figli;
Prima di commuoversi per un sorriso od una faccia
buffa;
Prima di guardare con sufficienza chi elargisce
consigli sulla nanna;
Prima di evitare di ascoltare chi ti racconta la
propria esperienza di genitore;
Prima di scoprirsi violentemente intollerante ai
luoghi comuni ed alle frasi fatte sui bambini ed il cibo;
Prima di raccontare fino alla nausea I Tre
Porcellini e Il Brutto Anatroccolo;
Prima di detestare le supermamme che “non so come
faccio a trovare il tempo”;
Prima di mangiare avanzi una sera sì e l’altra pure;
Prima di tutto questo,
che senso aveva la mia vita?
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