Dampyr #164 Lamiah vive!
Bentornata Maestra di Berlino.
Dopo la piccola delusione del mese scorso, quando l’albo
numero 163, “Halloween”, mi ha lasciato un po’ perplesso per qualche
buco di sceneggiatura di troppo e la figura meschina ingiustamente fatta fare a
Kurjak, questa nuova avventura di Harlan e soci mi è molto
piaciuta.
Si ritorna a Berlino, ambientazione più che
adatta alle storie di Dampyr, e ritorna la bella e pericolosa (perdonate
il cliché!) Lamiah!
Lamiah è a mio parere uno dei character migliori della
serie, ed è quasi uno spreco che dopo il piacevole esordio sul numero 9
(“Lamiah”, appunto) si sia dovuto aspettare così tanto tempo prima di rivederla
in azione. Maurizio Colombo ha atteso di stendere una sceneggiatura
degna di questo personaggio e quando ne è stato soddisfatto ha affidato
all’arte di Majo il compito di presentare le giuste, suggestive, tavole.
Berlino sopra e sotto, per un’avventura con tanti riferimenti
all’attualità, ma che riesce a non far calare la tensione grazie ad azione
e dinamicità. Lamiah ne esce benissimo, possiamo conoscerla meglio e
scoprire nuovi elementi della sua vita e di ciò che prova. Una vampira,
affascinante e intensa, che non risparmia crudeltà e furia verso i “veri
mostri”, ovvero faccendieri, farabutti in doppiopetto, i “potenti” che
dispongono di libertà infinita per soddisfare i propri capricci e la propria
brama di denaro e privilegio. Ma, allo stesso tempo, una donna che
mostra il suo lato femminile e materno, il suo desiderio di dare e ricevere
affetto e amore.
Ci sono passaggi crudi e diretti e momenti
di dolcezza e commozione, per un albo ben disegnato e sceneggiato, che
riesce a rimanere nel solco della tradizione, distinguendosi quanto basta per
essere apprezzato e ricordato. E pazienza se Harlan, Kurjak e Tesla, di fatto,
passano in secondo piano, almeno sul livello di emozione e ruolo primario,
rispetto alla sensuale Maestra di Berlino.
Nelle viscere della capitale tedesca vive un popolo di
dimenticati: i reietti di quello che fu uno spietato esperimento genetico del
Terzo Reich. Ora hanno trovato una protettrice... Chiamati ad aiutare il loro
amico Hans in una ribellione senza speranza, Harlan e i suoi compagni trovano
pane per i loro denti: l’indimenticata, affascinante Lamiah, la vampira di
Berlino, è viva e combattiva. Ma da quale parte si schiererà?... Con loro o con
i crudeli megalomani della società segreta “Tabula Rasa”?...
(sinossi da sergiobonellieditore.it)
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