domenica 3 novembre 2013

Giallo, Noir & Thriller/15



Titolo: Respiro Corto
Autore: Massimo Carlotto
Editore: Einaudi – 2012

Dopo la fortunata e appassionante serie dell’Alligatore, interamente pubblicata da E/O, e aver raccontato con dovizia di particolari i misfatti e crimini del Nord Est, Massimo Carlotto si sposta a Marsiglia.

Come già in alcuni romanzi precedenti, Carlotto ci presenta la sua idea di noir, ormai strettamente legato alla cronaca, attento ad indagare e mostrare i nuovi confini e caratteristiche del crimine odierno. Pertanto “Respiro Corto”, con la sua scrittura agevole, i dialoghi veloci e taglienti, i suoi tanti personaggi che calcano la scena, con riferimenti, veri e concreti, alla nostra contemporaneità, non è solo un romanzo di intrattenimento, di evasione, ma di vera e propria indagine. Meno che in alcuni di quelli, ambientati in Italia, che lo hanno preceduto, ma pur sempre ci viene proposto un secondo livello di lettura.

L’incontro, la rivalità e lo scontro fra gangster “vecchio stile” del Milieu, e i nuovi criminali, imprenditori, politici, maghi della finanza, è il pretesto per denunciare la connivenza fra poteri forti e “personaggi rispettabili” nel delinquere a grandi livelli. Riciclaggio, smaltimento rifiuti, edilizia urbana, nuove tecnologie, contrabbando, chimica e finanza sono i nuovi terreni dove il crimine prospera e si ingrassa, mentre i governi si dedicano alla lotta alla microcriminalità, più per esigenze elettorali e comodità che per reale convinzione.
 
Marsiglia
Con queste peculiarità Carlotto ci racconta una intrigante storia, che, pur avendo il suo clou a Marsiglia, sulle rive di quel Mediterraneo neo frontiera, spazia dai boschi radioattivi di Cernobyl ai caveau delle banche svizzere, con evidenti interessi dei governi e dei servizi segreti. Una odiosa gang di privilegiati, la Dromos Gang, incarna al meglio quella nuova criminalità di cui si è parlato. Zosim, Sunil, Giuseppe, Inez si sono conosciuti studiando Economia a Leeds. Brillanti, impeccabilmente vestiti, del tutto amorali ma tra loro fraterni, quattro giovanissimi con pesanti famiglie alle spalle giungono a Marsiglia convinti che il mondo è di chi corre veloce come il denaro, di chi corre più veloce di tutti, e il resto non merita di vivere. È subito guerra con i vecchi arnesi: un tenace boss corso di lunga carriera e una poliziotta in disgrazia che ha un'idea tutta sua della giustizia.

Completano il quadro altri personaggi che, seppur meno delineati, contribuiscono alla trama e al dipanarsi di un romanzo che si fa fatica a lasciare, catturati da uno stile efficace e da un intreccio presentato con padronanza. Poi il fatto che ad avere la meglio, almeno per ora, sia il vecchio boss corso, che ricaccia indietro, a mani pressoché vuote, i quattro “figli di papà”, un po’ di soddisfazione me la regala.
Massimo Carlotto

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