venerdì 5 ottobre 2018

1968 - Praga


Il 2018 si avvia alle sue ultime settimane. Radio, televisione, giornali ed editoria hanno ricordato, trattato, analizzato i 50 anni dal "mitico" 1968. Fra i tanti avvenimenti scelgo quanto successo a Praga. 
Sono decine le canzoni che ricordano quegli avvenimenti. Francesco Guccini, Patti Smith, tra gli altri hanno dedicato versi e musica alla Primavera di Praga ed ai suoi protagonisti, hanno voluto che quegli uomini e quelle donne non fossero dimenticati, artefici e vittime della storia.

Propongo due canzoni, una dedicata ad una donna in particolare, l'altra a tutte le ragazze di Praga.

Buon Ascolto, se lo volete!




Natalya Gorbanewskaya è una poetessa russa nata nel 1936. Nel 1968 scrisse una poesia in cui prendeva posizione contro l'invasione della Cecoslovacchia. Il governo sovietico la rinchiuse in un ospedale psichiatrico (nonostante avesse appena dato alla luce un figlio da cui fui separata), dove rimase ben tre anni fino al 1972. Joan Baez incise la canzone Natalia nel 1976. Nell'introduzione arriva a dichiarare "E' grazie a persone come Natalya che io e voi siamo ancora vivi e camminiamo sulla faccia della terra".


 
Where is the earth
Where is the sky
Where is the light
You long for
What hope of you
Where you are now
Natalia Gorbanevskaja

Inside the ward
Naked and cruel
Where life is stolen
From those who try
To stay alive
And not be broken
Where are the friends
Where are the men
Who among them
Can defend you
Where is the child
You'll never see
Natalia Gorbanevskaja

What else there lives
Behind the door
That never opens
Are you insane
As they say you are
Or just forsaken
Are you still there
Do you still care
Or are you lost forever
I know this song
You'll never hear
Natalia Gorbanevskaja







Le ragazze di Praga sono fate coi capelli nel vento
hanno vite segnate dalla fatica e qualche brutto momento
ma quando andiamo a dormire, poi, ci fanno addormentare al loro ricordo

Le ragazze di Praga hanno i capelli come grano d'agosto
se le guardi negli occhi rischi di perderti in un mare più vasto
profondità che ci spaventa un po’, ha l'odore forte della libertà

Le fate danzano intorno a Jan
E quelle fate cantano insieme a Jan
le nostre fate pregano insieme a Jan
Ian è un segno che non passerà, Jan ha il profumo della primavera...

Le ragazze di Praga hanno vent'anni ma le han parlato dei carri
nelle piazze e nelle strade che non fanno camminare in avanti
e quando andiamo a dormire noi ci addormentiamo insieme ad un loro volto
 
 
 

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