“Ai
tempi del bebop, tutti suonavano velocissimi. Ma a me non è mai
piaciuto suonare tutte quelle scale su e giù. Ho sempre cercato di
suonare le note più importanti di ogni accordo, per sottolinearle.
Sentivo gli altri musicisti suonare tutte quelle scale e quelle note,
e mai niente che valesse la pena di ricordare.”
(Miles
Davis)
Nella
seconda parte del 1955 il Miles Davis Quintet, con John
Coltrane al sassofono tenore, iniziò una serie di registrazioni
destinate a segnare lo stile del jazz anni 50, sia per le
formazioni più grandi e composite che per i gruppi più ridotti.
Nello stesso
anno, al Newport Jazz Festival, Miles Davis si ripresentò con
una sensazionale interpretazione dopo un periodo lontano dalle scene
causa la propria tossicodipendenza. In particolare il brillante
trombettista scelse di eseguire una ballad di Thelonius Monk, in cui
il suo strumento riesce a trasmettere un suono tanto illuminante
quanto fresco ed emotivamente potente.
Questo brano
diventerà presto negli anni immediatamente successivi sinonimo dello
stile di Davis. “'Round Midnight” è stato probabilmente
il brano, la principale tra le ballads che ha suonato, a rendere
molto intimo il rapporto fra Miles Davis ed il suo strumento, quasi
come se la tromba potesse essere suonata così solo da lui, ovvero
con un suono limpido, privo di vibrato, pertanto lontano dal bepop,
da cui si era allontanato. Questo lo si può ora considerare uno dei
primi segni di come nel prosieguo della sua carriera non si sarebbe
accontentato di suonare, ma avrebbe cercato di crescere come
musicista, cambiando strada ogni volta che avesse sentito la
necessità di continuare ad amare e credere in ciò che faceva.
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