TRE numeri UNO questo mese nel mondo del fumetto, almeno per quanto
mi riguarda!
Numeri
uno nel senso di prime uscite, primi
albi di 3 serie che promettono molto
bene.
N.1 di Dragonero. Prima serie
fantasy della realtà SergioBonelliEditore.
Serie regolare, ovvero non miniserie con termine già fissato, nata da Luca Enoch (Sprayliz, Gea e Lilith tra
le altre cose) e Stefano Vietti (Nathan
Never, Zona X, Martin Mystère, Gregory Hunter, Greystorm e molto altro). Questo
primo albo non è autoconclusivo, bensì la prima parte di una lunga storia che si concluderà dopo
quattro albi, per cui bisognerebbe attendere ad esprimere giudizi o pareri. Ma
la sceneggiatura si presenta
efficace e ben costruita, i disegni e la copertina di Giuseppe Matteoni sono molto belli e curati, per cui sono contento
dell’arrivo di questa serie, giunta in edicola sei anni dopo l’uscita (2007)
del Romanzo a Fumetti Dragonero,
della stessa casa editrice milanese. Mi sbilancio a dire che mi sembra un fantasy maturo, moderno, ovvero non
propriamente “classico” (lo era probabilmente il Romanzo), con personaggi noti
e conosciuti (eroe, orchi ed elfi ad esempio), ma più vicini alla sensibilità odierna, senza la visione
manichea o stereotipata che a volte abbiamo incontrato in alcuni romanzi e film.
N.1 di Long Wei. Ho avuto difficoltà a trovare una copia decente di quest’albo, ovvero
dopo tre edicole e 6 albi rovinati o fallati (inchiostro sparso o pagine
lesionate), finalmente sono riuscito a leggere il primo capitolo (di 12) delle avventure del giovane ex attore
cinese. Storia avvincente il giusto, protagonista
accattivante ma non ancora del tutto messo a fuoco, altri personaggi non
propriamente riusciti al meglio, ma è il primo numero e quindi ci sarà
sicuramente spazio anche per loro ed altro ancora. I disegni di Luca Genovese sono spettacolari nelle
(parecchie) scene di combattimento e si fanno apprezzare anche nelle situazioni
“ordinarie”, sorretti da una sceneggiatura che, anche se potrebbe convincere di
più, è comunque opera di Diego Cajelli
(fermiamoci a Napoleone, Dampyr e Zagor, ma quanta altra roba ci sarebbe). Per
il momento mi limito a dire che la AUREA
editoriale, da un’idea di Enzo
Marino e Roberto Recchioni, ci propone una serie sicuramente coraggiosa ed innovativa, originale per
ambientazione (da sviluppare e valorizzare) e con un linguaggio moderno e per niente “ingessato”, che ha le evidenti
basi per essere anche entusiasmante. Vedremo nei prossimi mesi!
N.1 di Dampierre. Nuova proposta della Editoriale Cosmo, che si sta distinguendo per la riproposizione di
opere e classici del fumetto francese e belga.
Dampierre, nato dalla matita di Yves Swolfs nel 1988, ha una
connotazione storica ben definita che caratterizza fortemente le vicende. Tutto
si svolge durante la Rivoluzione
Francese, ma non a Parigi, centro dei focolai di rivolta, bensì in Vandea, dove la popolazione, fortemente
cattolica, resistette al cambiamento e non vedeva di buon occhio gli ideali
rivoluzionari. Ottimamente sceneggiato e
disegnato, con cura dei dettagli ed una bella ricostruzione storica, l’albo ci presenta il protagonista, Dampierre appunto, che ambizioso e
spregiudicato approfitterà degli eventi per trarne personale vantaggio.
Dovrebbe essere rispettata la formula ormai consolidata della casa editrice emiliana, per cui mi
aspettano altri 4 albi di avventura
e azione immerso nella Storia, da
interessante e magari insolita prospettiva.
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