Un amico, all'interno di un post su Facebook, si rallegra per
l’assistenza sanitaria ed esprime commozione nel vedere piangere una
cittadina americana, probabilmente statunitense, che ora potrà goderne anche
nel suo Paese, grazie alla riforma voluta dal presidente Obama.
Io vedo, nel nostro Paese (anche nella Provincia in cui vivo!), uomini piangere perché dopo anni di precariato perdono
definitivamente il lavoro e non riescono a trovarne un altro poiché “ormai
troppo vecchi”;
vedo donne dover rinunciare a crearsi una famiglia e
fare figli perché in caso contrario nessuno le assumerebbe;
vedo ragazzi e ragazze piangere perché, costretti ad
aprire partita IVA per poi lavorare 40 ore alla settimana per la stessa azienda
per anni, si vedono negare qualsiasi rinnovo poiché il datore di lavoro decide
di assumere solo persone sotto i 29 anni facendogli un contratto di
apprendistato;
vedo uomini e donne piangere perché pur avendo
studiato ed essendosi formati non vengono assunti dal momento che alle aziende
conviene assumere persone “da formare” e quindi da manipolare a piacimento;
vedo ragazzi e ragazze che non vengono assunti
“perché non sufficientemente formati”;
vedo uomini e donne che non piangono ma che si
sentono morire dentro perché inoccupati, sottoccupati, disoccupati e perciò non
in grado di provvedere alle necessità dei figli;
vedo ragazzi e ragazze che non piangono ma non
riescono a vedere un futuro per sé, perché politiche economiche e sociali miopi
e scellerate non prevedono un futuro per loro;
vedo uomini che non possono andare in malattia
perché il loro contratto non lo prevede;
vedo donne che vengono assunte con contratti che
tutto prevedono fuorché il diritto di essere adeguatamente e regolarmente
retribuite;
vedo bambini e anziani che a causa di scelte in tema
di servizi, salute e sanità, non possono essere assistiti e curati in modo
serio e professionale;
vedo bravi professionisti della cura,
dell’assistenza e dell’educazione che perdono il lavoro perché i Servizi
Sociali Territoriali tagliano in modo criminale i fondi destinati al “sociale”;
vedo sedicenti imprenditori che fanno arrivare
pullman di lavoratori dall’Est Europa per sottopagarli e sfruttarli;
vedo aumentare il divario fra chi ha e chi non ha;
vedo diminuire i diritti e le garanzie per chi vuole
studiare, formarsi, lavorare e vivere nelle nostre città;
vedo uomini, donne, ragazzi, ragazze, bambini,
anziani che cercano di mantenere la propria dignità nonostante le
Amministrazioni Locali siano miopi, arroganti, autoreferenziali e palesemente
incapaci di gestire una realtà che fatalmente è più complessa di quella vista
da uffici e sedi di partito;
vedo uomini, donne, ragazzi e ragazze che non
possono godere serenamente ed in modo completo della sanità pubblica, per
tipologia di contratto, stato di disoccupazione, reddito complessivo lordo e
norme e regolamenti in tema di diritto del lavoro;
vedo categorie professionali iperprotette e
garantite mentre altre sottovalutate e considerate “accessorie” o “non
centrali”;
vedo dirigenti dei servizi egoisti e ignoranti che
pensano solo ai propri benefit, dimenticando la cittadinanza;
vedo politici che disconoscono le proprie promesse
ed il proprio elettorato;
vedo amministratori locali incapaci di interpretare
la realtà sociale;
vedo questo e molto altro;
in tema di lavoro e di occupazione si è colpevolmente
fatto un grande balzo indietro, sotto il profilo dei diritti e delle
possibilità, scenari simili cominciano a profilarsi per la Sanità.
Per il momento non piango, ma comincio a sentirmi
male!
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