Confesso che ho acquistato il Dylan Dog Color Fest n.12
pressoché esclusivamente perché ho notato che c’era una storia disegnata da Paolo
Bacilieri. Per di più soggetto e sceneggiatura sono a firma di Carlo
Ambrosini. Se si aggiunge che mi sento orfano di “Napoleone”, una
delle serie Bonelli che mi è più piaciuta e che ancora rimpiango, e che la
terza storia, “Buggy”, mostra l’incontro del mondo dell’Indagatore
dell’Incubo con quello dell’ex poliziotto, albergatore entomologo a Ginevra,
allora ogni resistenza è stata vinta e l’acquisto si è rivelato inevitabile!
Di solito queste uscite a colori e gli incontri tra
personaggi Bonelli tendono ad essere un pizzico deludenti, per di più
considerando che in 132 pagine vengono inserite più storie, come in
questo caso, dove ci troviamo di fronte a 4 piccole storie. Un po’
disomogenee nonostante la tematica comune, lo Spazio ed il Tempo, ma
comunque apprezzabili anche se fanno solo immaginare a come si sarebbero potute
sviluppare con un numero maggiore di pagine a disposizione.
Non so se un intero albo dedicato al connubio Dylan
Dog/Mister No sarebbe riuscito ad entusiasmare i lettori, considerando
anche che in questo albo la storia che vede i due protagonisti è forse la più
debole, ma abbiamo già avuto la possibilità di godere di ottime uscite complete
dedicate a Dylan e Martin Mystere, per cui un po’ di curiosità
resta.
Nathan Never si presenta bene nella storia, forse
banale e molto, troppo lineare a lui dedicata, grazie ai bellissimi disegni di Ivan
Calcaterra ed alla efficace colorazione di Fabio D’Auria. Il finale
è bello e riscatta, almeno in parte, una vicenda non proprio entusiasmante.
Ed ora arrivo a Bacilieri, Ambrosini ed il loro
contributo. I disegni dello scrittore e fumettista veronese, come mi sono già in precedenza dichiarato, mi fanno impazzire e perciò ho goduto di poter vedere
le sue tavole arricchite di tanti particolari e così ben presentate. E poi la
protagonista di questa storia, prettamente “napoleonica”, è di fatto Allegra,
la bimba, qui cresciuta, che in più di un’occasione affiancava Napoleone nelle
sue avventure all’interno della serie regolare. Bacilieri la disegna
benissimo! Familiarmente sensuale, senza concedere nulla alla volgarità (come
suo tratto) e facendomi ancora una volta invaghire dei personaggi femminili
da lui disegnati. La prima tavola della storia è esaltante e conturbante
allo stesso tempo!
Insomma una lettura piacevole e magari distensiva, in
attesa che l’editore milanese provi ad osare un altro po’.
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