domenica 25 maggio 2014

Elezioni Europee 2014



Agli amici simpatizzanti, iscritti o sostenitori del PD invio, indegnamente, questo messaggio.

Spero che il PD, come componente del PSE all’interno del Parlamento Europeo, possa ottenere un buon numero di seggi, in modo da garantire alle forze socialdemocratiche in Europa di eleggere come presidente Martin Schulz. Ciò a mio avviso dovrebbe facilitare seri passi in avanti verso un’Europa che possa divenire veramente federale. Molti seggi al PSE dovrebbero inoltre condurre a politiche serie e riformatrici condotte dal nuovo Parlamento Europeo, nella sua nuova veste, all’interno del quale i Popolari, si spera, abbandonino ed isolino i partiti ed i movimenti di destra, xenofobi, populisti, antieuro e volgarmente espressione di istinti barbari e reazionari da accatto (anche M5s ovviamente!).

Mi rimane però un fastidio! Qualcosa che, ancora, non mi consente di seguirvi nell’entusiasmo per questo “nuovo” PD e per il suo segretario, Matteo Renzi.

Il PD, in modo un po’ affrettato ed incompleto, ha buttato via non solo l’acqua sporca delle burocrazie gerontocratiche, ma ha totalmente abbandonato ogni residuo (peraltro molto povero e sparuto) dell’analisi marxiana del mondo (ovvero il bambino). L’unico momento in cui il PD, sempre e solo per bocca di Renzi, parla di “giustizia sociale” (il resto è solo un invito a farcela, a svoltare e così via) è quando evoca gli ormai famosi “ottanta euro”. Perché non si parla e si ragiona su cos’è che continua a produrre una drammatica sperequazione sociale, che incattivisce la famigerata crisi che colpisce sempre e solo gli stessi, che genera l’ingiustizia di quest’Europa a due velocità, cattiva, distante e troppo attenta alle banche ed ai poteri forti? 

È qui che il PD, ovvero Renzi, latita! E si rivela incapace di analizzare i dispositivi che producono corruzione e disuguaglianza, privilegi e mancanza di diritti elementari. È qui che viene fuori la superficialità di slogan e filastrocche, la stupidità e il vuoto di alcuni ministri ed esponenti del partito, che se ne escono con infelici battute e offensive risposte alle domande che la base stessa (si può ancora utilizzare questa definizione?) pone. Nessuna vera critica alla Finanza che, di fatto, ha dato il via alla crisi (ricordate la questione dei “derivati”?), ed anche quando durante gli ultimi comizi hanno provato a farvi cenno, secondo quale analisi e secondo quale prospettiva? Non lo sa il PD, non lo sa Renzi, perché non c’è vera, consapevole, fondata e fondante analisi della realtà, ma l’ennesima tappa di una continua campagna elettorale.

Non bastano gli 80 euro, non sono sufficienti vaghi accenni alle politiche di immigrazione, non ci possono accontentare timidi sguardi alla povertà dilagante critica dei lavoratori, dei cassaintegrati, degli inoccupati, degli sfruttati e delle loro famiglie. Urge una nuova e convincente prospettiva! Un nuovo corso!

Allora, forse, convincerete anche chi, come me, è ancora cauto e questa volta vi voterà, “montanellianamente”, turandosi il naso.

Grazie.
Viva l’Italia, Viva l’Europa!


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