Noir certamente anomalo, capace
di far convivere due istanze e relativi temi: fenomenali scene d’inseguimento ed efferata
violenza. In entrambe la bravura del regista Nicolas Winding Refn è palpabile. A tratti così perfetta è la resa
di alcune scene da sfiorare il manierismo (oltre agli inseguimenti, tra le
altre, da ricordare “la” scena in ascensore e la “gita al fiume” del
protagonista).
Drive è una pellicola di gran classe, da seguire tutta d’un fiato.
Merito di un interprete, Ryan Gosling,
veramente in gran forma ed accattivante, di un'attrice brava e intensa, Carey Mulligan, di un’abile
sceneggiatura e di una colonna sonora da brividi.
La prima parte è straordinaria e
a tratti spiazzante, con elementi
registici e di sceneggiatura eterogenei
ma che si fondono per un ottimo
risultato; la seconda si basa su cruda violenza ed una velocità espositiva
richiamata dalle corse in cui sono
impegnate le auto, ma quasi
contraddetta da dialoghi asciutti,
prolungati silenzi, rallentamenti e
cambi repentini, questi sottolineati da abili scatti temporali. Forse il limite
è proprio in queste due facce e nella violenza presentata, a mio modo di vedere
impropriamente da molti paragonata a quella tarantiniana. Io ci vedo più di un
richiamo a Kitano ed ai suoi noir
metropolitani, ma con meno senso ironico ed una strizzata d’occhio al miglior Lynch. Il regista comunque mantiene
saldamente il timone, conferendo al film una certa forza e coerenza.
Elementi metanarrativi e richiami
confinanti con il citazionismo potrebbero disturbare i puristi e i più
sensibili, che però non possono non concordare sull’apprezzare il modo soffuso
e ammantato in cui Refn avvolge quella che, di fatto, nella prima
parte in particolare, è una storia d'amore, anzi un melodramma. Grande capacità
di gestire le scene, lo spazio, i silenzi e le sequenze
rendono il film un’opera da vedere assolutamente.
Ryan Gosling |
Da sottolineare la performance
del protagonista, un Ryan Goslin che
potrebbe competere con la fissità mitica di Clint Eastwood, anzi è possibile che Refn abbia voluto stuzzicare lo spettatore con questo suggestivo,
quasi impossibile paragone, poiché mette uno stuzzicadenti dal sapore western
all’angolo della bocca di Goslin.
Carey Mulligan |
Nessun commento:
Posta un commento