Titolo: L' uomo in vetrina
Autore: Dahl Kjell
Ola
Traduttore: Paterniti
Giovanna
Editore: Marsilio
- 2008
Tutti i
personaggi non sono proprio come sembra che siano, nascondono qualcosa, sono
convinti che gli altri non sappiano cose su di loro che invece sono ben note. I
due protagonisti, la coppia che indaga, il
commissario capo Gunnarstranda ed il suo assistente Frǿlich, sono tutt'altro che figure statiche ed immobili,
presentano invece una loro personale evoluzione.
Questi
elementi basterebbero già da soli a giustificare e consigliare la lettura di
questo libro, ma, fortunatamente c'è dell'altro, c'è di più. Un complesso intreccio, ben costruito
attorno ad un personaggio da cui partono varie tematiche e spunti estremamente
interessanti e coinvolgenti: la seconda guerra mondiale, la resistenza, il
collaborazionismo, il neonazismo, l'eugenetica ed altro ancora. Viene da
riflettere sul fatto che l'autore, in compagnia di altri nordici, attraverso le
sue opere abbia cercato di avvertire tutti noi su cosa accade in Norvegia, Svezia e gli altri paesi, da
noi così lontani tanto da non riuscire a comprendere che il tempo dei miti e
delle "favole" sulla società del benessere e della perfezione sociale
sia non solo lontano, ma forse irrimediabilmente perduto, se mai sia veramente
esistito.
Pessimismo
ed un senso di smarrimento in un triste abisso pervadono le pagine, ma se sentiamo
tutto questo prenderci e procurarci angoscia e sgomento, senza ricorrere a
facili e patetici espedienti, buoni solo per trasmissioni del pomeriggio senza
spessore, significa che chi scrive, e chi traduce, sa non solo intrattenere e
raccontare, ma anche informare ed
indagare, bene e meglio di altri scrittori e si posiziona molto più in alto
rispetto a quello che è rimasto del giornalismo di indagine.
Voto: 7/8
Kjell Ola Dahl |
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