Mi piacciono molto i lavori di Gigi Simeoni.
Adoro “Gli Occhi e il Buio” e “Stria”,
i due Romanzi a Fumetti da lui presentati nella collana omonima. Sempre in casa
Bonelli, mi è piaciuto anche “Amore Nero”, per cui ero molto
curioso di leggere la sua seconda proposta all’interno della serie “Le
Storie”.
Ebbene, senza giri di parole, affermo di essere
rimasto un po’ freddo e vagamente deluso.
Intendiamoci, i disegni sono belli, curati,
piacevoli, alcune tavole veramente da gustare, i personaggi sono graficamente
ben connotati e valorizzati, però la storia zoppica e presenta qualche
“caduta”.
“Oxid Age” ha tutte le carte in regola per essere una grande
storia, emozionante e coinvolgente. Parte veramente bene, lo scenario post
apocalittico è, per quanto ampiamente proposto in passato, sempre
suggestivo e le risorse pressoché infinite, con la possibilità di utilizzare
elementi steampunk, western, gotici, giallo-noir, adoperare tratti realistici,
fantasy o “neomedievali, mescolandoli e facendo “recitare” umano e
soprannaturale, ordinario e alieno anche su più piani.
Questo, nel nuovo lavoro di Simeoni, non c’è.
Magari non gli interessava, i suoi intenti e obiettivi erano, palesemente,
altri, però mi sembra un’occasione poco sfruttata.
Ho l’impressione che la foliazione ridotta abbia,
anche in questo caso, costretto l’autore ad affrettare i tempi e semplificare
trama e sceneggiatura. Che senso ha introdurre due città e relativi abitanti,
presentandole come contrapposte e in lotta tra loro (semplifico), per poi
praticamente non mostrarcene una? Ci sono situazioni note declinate in modo
originale ma poco valorizzate, per cui se ne perde la potenza e si fa fatica a
gustarsele. Inoltre troppo buonismo gratuito quando, invece, ci si
aspetta maggiore azione, dinamismo e crudeltà (comunque non gratuita ma
opportunamente situata).
Se i disegni sono di buono, a tratti ottimo
livello, il soggetto molto stimolante, la sceneggiatura sembra
non esserne all’altezza e la storia si conclude un po’ troppo velocemente,
impedendoci di gustare l’evoluzione personale e la vicenda dei protagonisti (troppo
repentinamente Joe e Alba si innamorano), alcune questioni rimangono
sospese (la malattia di Joe, la sorte della città natale di Alba e altro
ancora). Pertanto mi faccio bastare il Simeoni disegnatore e mi
auguro che abbia ulteriori occasioni e maggiore spazio e libertà, come
sceneggiatore, in prossimi lavori e sedi.
Medioevo prossimo venturo.
L’umanità, reduce da un passato catastrofico, affronta un futuro incerto. Una
terribile malattia – l’Ossidanza – flagella la metropoli petrolifera di
Civilian, che per decenni è sopravvissuta scambiando l’oro nero con l’unico
farmaco conosciuto: il sangue sano dei cittadini di Lith… Ma ora l’alleanza è
rotta e per gli infetti non è rimasta che la via dell’esilio. È la via
imboccata da Joe, che vive nel deserto, insieme all’amico Arco, in rassegnata
attesa dell’inevitabile epilogo. Un’attesa che sarà sconvolta dalla giovane
Alba e dalle nuvole di guerra che si addensano all’orizzonte! (da sergiobonellieditore.it)
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