venerdì 28 febbraio 2014

Oggi mi va di ricevere un sorriso!



Sorrise come soltanto i veri timidi sanno sorridere.
Non era la risata facile dell’ottimista
né il rapido sorriso tagliente dei testardi ostinati e dei malvagi.
Non aveva niente a che fare col sorriso equilibrato,
usato di proposito, del cortigiano o del politicante.
Era il sorriso strano, inconsueto, che sorge dall’abisso profondo, buio,
più profondo di un pozzo, 
profondo come una miniera profonda,
che è dentro di loro.

(“Di là dal fiume e tra gli alberi”, Ernest Hemingway, 1950)
 

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