La serie
Dampyr ci porta in Ucraina,
passando per la Polonia. Lo fa introducendo un personaggio che
riesce, anche solo nello spazio di un singolo albo, a crearsi un suo
spazio ed una sua dimensione. Molto ben caratterizzata e resa con
maestria la bella e sfuggente Jadwiga,
le sue abitudini, la sua genesi e la sua maledizione diventano il
punto centrale e il motore di tutto ciò a cui assistiamo, disegnato
sulle apprezzabili tavole del numero 240.
Lo sceneggiatore Stefano Piani ci consegna un
personaggio tormentato, niente affatto piatto o monodimensionale,
che, schiavo delle sue pulsioni sessuali che si ripercuotono per
l‘intero episodio e su altri personaggi. Il
suo dolore insormontabile, la sofferenza che ha vissuto (a
questo servono i momenti di flashback) ha
attirato creature terribili ed innominabili. Creature che
probabilmente avrebbero meritato maggior spazio e altre pagine per
spiegarne efficacemente il luogo di origine e lo scopo, che
invece rimane (per ora)
fin troppo misterioso.
“Possessione!”,
che vanta una gran bella
copertina, ha un buon ritmo, dosa bene gli elementi reali e
quelli fantastico/onirici, il livello di azione e quello di indagine,
con qualche passaggio concitato che stimola il lettore e la sua
curiosità. La serie procede, tra avventure singole e storie di più
ampio respiro, e si fa sempre apprezzare, anche se dopo una lunga
saga e avvenimenti mozzafiato e quel respiro di epico ed “eterno”
a volte il lettore si sente parzialmente insoddisfatto. Comunque la
lettura continua e si procede nei festeggiamenti per i 20 anni di
Dampyr.
Un terribile morbo,
una ragazza dal fascino magico che vive in una villa misteriosa,
inesplicabili e bizzarri suicidi. Qual è il segreto di Jadwiga?
Perché chi fa l’amore con lei subisce metamorfosi orrende o è
vittima di spaventose allucinazioni? A Leopoli, in Ucraina, Harlan
Draka si troverà faccia a faccia con l’irresistibile Jadwiga! (da
sergiobonelli.it)
Nessun commento:
Posta un commento