domenica 17 marzo 2013

Ho visto il film... e ho letto il libro!



Recentemente (cliccare qui) ho scritto di film 
tratti da libri e delle mie riflessioni al riguardo.


Ora intendo presentare quello che ritengo un virtuoso esempio di due opere, un romanzo ed un film, che ognuno per proprio conto meritano un giudizio positivo ed un chiaro riconoscimento di valore. Sono il libro di Karin Fossum, “Lo sguardo di uno sconosciuto”, ed il film trattone nel 2007 da Andrea Molaioli, “La Ragazza del Lago”.

Definisco virtuoso questo caso perché, indipendentemente da cosa si faccia per prima, leggere il lavoro della Fossum, o vedere il film con un bravo Toni Servillo, si può godere di prodotti molto ben fatti e lasciarsi conquistare dalle storie ed i suoi protagonisti.

Il regista italiano trasferisce una vicenda che ha tutte le caratteristiche di un giallo-noir, ambientata in una pressoché irriconoscibile Norvegia (a parte nomi e qualche descrizione delle location), in un italiano Nord-est drammaticamente riconoscibile e per questo ancora più angosciante.

La trama centrale è pressoché la stessa e le dinamiche si assomigliano veramente tanto, ma il film ha una sua intrinseca forza, così come il romanzo si ritaglia un suo personale spazio nel panorama dei prodotti che giungono nelle nostre librerie.

Toni Servillo e Anna Bonaiuto in "La Ragazza del Lago"
“La Ragazza del Lago” si impone nell’ambito del thriller con un incedere felpato. Questa pare essere la chiave della sua riuscita, un continuo scivolare a fianco dei fatti, senza forzature ma anche senza cedimenti all’effetto facile, al colpo di scena cercato a tutti i costi, consapevole che basterebbe un nulla per compromettere l’equilibrio raggiunto. Ottime interpretazioni degli attori coinvolti, pur con qualche perdonabile eccezione, e capacità di parlare non solo di un’attività investigativa, ma anche di umane faccende e quotidiane questioni, con garbo e astuzia narrativa, unita ad una discreta capacità di analisi e studio psicosociale.

Da parte sua “Lo sguardo di uno sconosciuto” tralascia stereotipi ed immagini oleografiche per narrarci una vicenda che effettivamente potrebbe accadere ovunque. Uomini, donne, ragazze e ragazzi molto simili a quelli che potremmo incontrare, che incontriamo ogni giorno, per una storia dove l’abile attività investigativa esalta un impegno di osservazione e studio dei caratteri umani. Volutamente non c’è un finale completamente positivo, tantomeno consolatorio, con dubbi e domande che permangono nella mente del lettore.

L’ispettore Sejer ed il Commissario Sanzio sono personaggi molto ben delineati, che si fanno apprezzare sotto ogni punto di vista. Servillo ha il merito di costruire un proprio personaggio, che si ritrova in quello letterario ma che allo stesso tempo se ne distanzia con opportuna caratterizzazione. La Fossum ci propone un buon romanzo che testimonia della bontà della scuola scandinava, a saper scegliere bene, anche al di là di autori maggiormente noti e venduti (non sempre con effettivo merito).

Titolo: “Lo sguardo di uno sconosciuto”
Autore: Fossum Karin
Traduttore: Marocco P. M.


Editore: Sperling & Kupfer - 2007








 








La Ragazza del Lago
Italia, 2007 - regia di Regia Andrea Molaioli

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