Il
Movimento pentastellato oggi è entrato
in Parlamento con i suoi “Cittadini”.
Cittadini nel senso dato nell’Impero Romano (essenzialmente un privilegio e garanzia di una certa
immunità), o di quello riferibile alla Rivoluzione
Francese, magari nella versione giacobina, con relativo “diritto/dovere
alla rivoluzione”?
Magari,
considerata l’alta percentuale di laureati presenti fra i suoi eletti, nel Movimento ci sarà qualcuno con un
titolo di studio universitario in Storia
o Diritto Costituzionale, così che
potrà illustrarci la natura e le ragioni della scelta di questo appellativo e
toglierci eventuali dubbi (il termine è stato inoltre usato in vari momenti
storici ed all’interno di diverse proposte socio-politiche, non tutte felici).
Ebbene i neo parlamentari si presentano
con Tweet (da non confondere con tweed, scelta da casta!), Apriscatole, Foto e
Slogan, come è documentato di seguito (da Repubblica.it ).
In
merito agli slogan e pagliacciate
varie, li avvertiamo che la campagna
elettorale è finita? Oppure hanno già deciso di bruciarsi la prima
legislatura (delle due) concessagli dal loro Leader e pensano alla seconda? E
conseguente ritorno nelle piazze per gridare contro il Complotto, la Cospirazione e la Congiura del Silenzio, la
Malainformazione, la Casta e via con il repertorio e palline per lavare il
bucato!
Per
ora non sono poi tanto diversi da chi, a metà degli anni 90, esibiva fazzoletti verdi o tricolori riportanti slogan arbitrariamente
sottratti alla maggioranza degli italiani, brandiva attrezzi da falegname o corde. Ed il grido “Arrendetevi! siete circondati” non
riporta, a chi ha memoria, un passato sereno e positivo per il nostro Paese.
A
ben guardare qualcun altro annunciò un parlamento
al 100% composto di suoi deputati, dicendo “Potevo fare di quest'aula sorda
e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un
Governo esclusivamente di […]. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo,
voluto”.
Vedremo
cosa accadrà o cosa non accadrà, anche grazie a questi “cittadini” giunti in Parlamento
grazie al voto, espresso da un quarto degli elettori, non per il Movimento, bensì per un Leader (si badi, la differenza non è
affatto sottile), uno beninteso che lì non entrerà e che fungerà da
“ispiratore”.
Intanto
riporto un aneddoto, con protagonista Kurt
Freiherr von Hammerstein-Equord.
"Un
giorno, quando gli chiesero da quale punto di vista valutasse i suoi ufficiali,
disse: «Li divido in quattro tipi. Ci sono ufficiali intelligenti, laboriosi,
stupidi e pigri. Il più delle volte due di queste caratteristiche coincidono.
Se sono intelligenti e laboriosi, devono entrare nello Stato maggiore generale.
Poi ci sono gli stupidi e pigri che costituiscono il 90 per cento di ogni
esercito e sono adatti per compiti di routine. Chi è intelligente e insieme
pigro si qualifica per gli incarichi di comando più elevati, perché dispone
della chiarezza mentale e della stabilità emotiva per prendere decisioni
difficili. Bisogna guardarsi da chi è stupido e laborioso e non affidargli
responsabilità, perché combinerà solo disastri»" (da Enzensberger, Hans Magnus. Hammerstein o dell’ostinazione. Una
storia tedesca. Einaudi - 2008).
Il medesimo
aneddoto è ripreso da Gianrico
Carofiglio nel suo romanzo Le perfezioni
provvisorie (Sellerio - 2010). Credo meriti di essere letto in questa
versione per le scelte lessicali che
ritengo adatte ad essere da monito per gli odierni e prossimi eventi:
“Ha detto qualcuno
che gli uomini si dividono nelle categorie degli intelligenti o dei cretini, e
dei pigri o degli intraprendenti. Ci sono i cretini pigri, normalmente
irrilevanti e innocui, e ci sono gli intelligenti ambiziosi, cui possono essere
assegnati compiti importanti, anche se le più grandi imprese, in tutti i campi,
vengono quasi sempre realizzate dagli intelligenti pigri. Una cosa però va
tenuta a mente: la categoria più pericolosa, da cui ci si possono aspettare i
più gravi disastri e da cui bisogna guardarsi con la massima circospezione, è
quella dei cretini intraprendenti”.
Vedi anche:
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