Quante? Cinque!
Riti
collettivi, cori, frasi ripetute come giaculatorie, liturgie di massa, culto di
un leader in chiave messianica, regole rigide, un capo guida spirituale, un
padre putativo, il sermone quotidiano, pensiero unico, uniformità di
comportamento, principi “alti” a cui ispirarsi, testi e aforismi guida, verità
svelate, un gruppo che si autodefinisce come differente, il proprio agire visto
come una missione, l'identificazione del male.
Una
religione? La definizione di una setta millenarista?
Niente
di tutto questo, bensì un movimento
politico. Studiato come se lo fosse veramente, perciò frainteso e immaginato come parte di un meccanismo democratico di rappresentanza.
D’altronde
anche i ciellini si riferiscono al gruppo a cui appartengono come al “MoVimento”.
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