I titoli dei quotidiani mi fanno
impazzire!
“L’arte
di vincere”, “l’arte del complotto”, “un’esecuzione a regola d’arte”, “vendere
è un’arte”, “l’arte di arredare”, “un ritiro dalla scena con arte”, “resistere
è un’arte”, “l’arte di cavarsela”, “l’arte di vivere”, persino “l’arte della
sconfitta”, e così via…
Inoltre
vi è mai capitato di sentire qualche esaltato/a
proferire che per buona parte delle cose che vengono fatte o facciamo mettiamo
in campo, utilizziamo personali
competenze, qualità e doti e bla bla, bisogna studiare ed
esercitarsi e cose così, per cui arrivano a dirci che “fare la tal cosa è un’arte”, oppure affermano: “l’arte di …” mettete pure quello che
vi pare, anche l’arte di arrangiarsi).
Ora, considerato ciò, io sostengo:
-
preparare la colazione
è un’arte;
-
scegliere come
vestirsi ed abbinare gli indumenti è un’arte;
-
accompagnare i
figli a scuola senza fare tardi al lavoro e rispettando il codice della strada
è un’arte;
-
rispondere a mail
idiote è un’arte;
-
mantenere la
calma di fronte ad un capoufficio ottuso ed arrogante è un’arte;
-
ricordarsi le
password è un’arte;
-
ordinare al bar è
un’arte;
-
rompersi i maroni
è un’arte;
-
scrivere è
un’arte;
-
leggere è
un’arte;
-
compilare è
un’arte;
-
scrivere post è
un’arte;
-
la fuga è
un’arte;
-
camminare veloce
è un’arte;
-
la cena è
un’arte;
-
raccontare una
storia ai bimbi è un’arte;
-
l’ascolto attento
e paziente è un’arte;
-
l’ammissione di
colpa è un’arte;
-
il sonno è arte.
E tutto questo in una sola giornata!
Non sarò un po’ troppo artista?
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