Per chi si è un
po’ stancato di vampiri teenager, licantropi da college e ibridi da nuovo
millennio, nonchè sente un po' la mancanza di Buffy, consiglio di spostare la propria attenzione al mondo del fumetto.
Tra le varie
proposte, in poco più di un anno la GPPublishing, con “Il Cacciatore”,
e la Cosmo Edizioni, con “Il Vampiro di Benares”, ci vengono in
aiuto attraverso la riproposizione di storie a fumetti che vengono dall’area
francofona, entrambi nel formato “bonellide”,
ovvero albo nel formato storico "bonelliano" 16 x 21 centimetri.
“Il Cacciatore“,
una miniserie in 3 volumi: autore della serie è lo scrittore e disegnatore
belga Yves Swolfs , famoso anche per la sua serie western Durango.
Ne “Il Cacciatore” centrale è la figura del vampiro con tratti e
caratteristiche ormai consolidate e abbastanza classiche, donando al lettore
una piacevole e appagante storia
dai tratti gotici come, ultimamente, si fatica a trovare.
Protagonisti
sono Kergan, diabolico vampiro che
fin dal medioevo imperversa per l'Europa in cerca di giovani fanciulle di cui nutrirsi
e da rendere sue schiave, e l'ultimo discendente di un'antica famiglia francese,
Vincent, da secoli votata alla sua caccia
allo scopo di eliminarlo. Ci troviamo di fronte ad un horror gotico di stampo classico, che non manca di citare nei testi
opere note e meno note sul tema dei vampiri e da cui trae ispirazione esso
stesso. Nonostante la struttura delle tavole
disegnate sia meno rigida dei classici italiani e proponga scene ed
ambientazioni molto belle, il bianco e nero, scelto per questa edizione,
penalizza la resa. Siamo comunque di fronte a disegni molto belli, intensi, curati e che conquistano
(spettacolare il chiaroscuro). Un tratto
realistico che, immagino, venga ulteriormente esaltato dal colore, ma per
avere l’opera ad un prezzo veramente “popolare” il bianco e nero sembra sia una
scelta pressoché obbligata.
La sceneggiatura segue un modello ampiamente
usato e noto, in cui la trama prosegue,
su due livelli narrativi e temporali, nella sua continuità dal medioevo al
presente della storia. Il racconto di Yves
Swolfs ci presenta la lotta impari tra l’uomo e il mostro, nella quale il
primo deve attingere a tutte le sue forze ed al coraggio e andare avanti con
tutte le proprie forze. Bisogna ammettere che, seppur argomento ampiamente
utilizzato, narrato, disegnato, rappresentato e dibattuto, ne “Il Cacciatore”, la lotta tra i due mondi non risulta come
qualcosa di “già visto” e mantiene una sua peculiarità. Insomma è una bella storia, non del tutto originale,
ne convengo, ma ben sceneggiata e ottimamente disegnata, una storia con
giuste dosi di gotico, con tratti da
horror vecchio stile (evitiamo lo
splatter!), tipicamente “europea”, sia per ambientazione che stile e che
risulta migliore di altre proposte di provenienza nipponica o nordamericana.
“Il Vampiro di Benares”, volume unico: scritto e disegnato da Georges Bess, uno degli autori di punta
del fumetto di provenienza francofona.
Il genere è chiaramente
l’horror e presenta una vicenda di vampiri. Tuttavia, la trama non è ambientata in Transilvania o in un luogo tipico delle
saghe vampiresche ma in un contesto inconsueto, quello dell’India. Poiché l’India, agli occhi
di un europeo, è in gran parte mistero e genera un misto di attrazione e
timore, le leggende di questa terra,
il misticismo e le suggestioni
dell’induismo giocano un ruolo importante. È qui che giunge il protagonista, Mircea, in cerca di un amico scomparso.
Impegnato nella ricerca, rimane coinvolto in una serie di situazioni che
diventano sempre più inquietanti, collegate ad efferate uccisioni che sconvolgono persino le autorità locali. Un serial killer si aggira nelle anguste,
maleodoranti e claustrofobiche stradine di Benares. O c’è altro e la verità è
più agghiacciante?
I responsabili
sono dei vampiri! Ma non si tratta
di vampiri ottocenteschi, dandy eleganti e raffinati, o pallidi e tormentati adolescenti
appassionati di letteratura decadentista o semplicemente emo. No, i vampiri
immaginati da Bess sono mostruosi, simili
ad orrendi ragni o a creature assimilabili ad arcaiche divinità.
Bisogna rendere
onore all’originalità della scelta. Vampiri
in India, senza stereotipi o facili cliché, peraltro probabilmente poco
adatti allo stile del disegnatore, ma la trama,
interessante e ben sviluppata per circa metà della storia, ad un certo punto smarrisce il ritmo, rallenta, e la
lettura ne risente. Si appesantisce un po’ il tutto, viene privilegiata la
proposizione di una tesi (scopritela se vi va), si perde il coinvolgimento ed è
un peccato, perché una storia horror,
con i risvolti gialli della prima parte, ha bisogno di un ritmo sostenuto,
quasi incalzante. Il finale manca di
pathos e la vicenda si “risolve” in un modo un po’ semplicistico.
Da apprezzare
comunque i disegni e la resa dei personaggi, umani e non, la
scelta delle ambientazioni e gli spunti, purtroppo non adeguatamente approfonditi,
che vengono presentati.
Meritano una lettura:
NATHAN NEVER n.26 VAMPYRUS
di Michele Medda e Nicola Mari.
L'equipaggio
del laboratorio spaziale Demeter, di cui faceva parte l'agente Alfa Altuna, è stato
massacrato senza usare armi da fuoco. Gli unici sopravvissuti sono topi,
serpenti, pipistrelli da esperimento e Vlad Shreck, un ricercatore della Stoker
University. Nathan Never, incaricato di indagare, si reca su Melpomene e
interroga Shreck che lamenta però una totale amnesia. Per questo motivo,
infatti, è in cura presso il dottor John Seward: ma oltre all'amnesia, Shreck
inizia a manifestare una bizzarra paura della luce (sinossi da sergiobonellieditore.it);
DYLAN DOG n.180/181, storia doppia.
n.180
NOTTI DI CACCIA di Pasquale Ruju e Nicola Mari.
Twilight
Duscombe è cieca. Lo è dalla notte in cui Jargo, il vampiro maestro, e i suoi
"figli" hanno massacrato la sua famiglia. Ed è proprio da quella
notte che la sfortunata ragazza vede cose che gli altri non vedono, poiché
Jargo parla alla sua mente, donando a Twilight persino qualche istante di
felicità. Eppure, è da allora che lei e suo fratello Reginald battono i
continenti in una caccia incessante. Adesso il vampiro è a Londra e, all'ombra
del Big Ben, c'è un solo uomo che possa aiutarli a uccidere il mostro. Ma Dylan
tentenna… a Reginald piace troppo dare la morte, per essere certi che il vero
mostro sia Jargo! (sinossi da
sergiobonellieditore.it);
n.181
IL MARCHIO DEL VAMPIRO di Pasquale Ruju e Nicola Mari.
"Là
dove le stelle sono più vicine…". Questo è il messaggio telepatico che la
dolce Twilight intercetta. Ma come capire dove si incontreranno Jargo e i
non-morti del suo branco? Dylan ha un'intuizione, che lo condurrà a incrociare
i suoi passi con quelli di Manila, una giovane seguace di Jargo, e dal loro
incontro nascerà un patto di reciproca salvezza. Ma potranno le leggi del cuore
imporsi sull' odio e la brama di uccidere? (sinossi
da sergiobonellieditore.it);
DAMPYR, pressoché tutta la serie (tra alti e bassi, ma la
media è più che dignitosa). Uno dei fumetti italiani sull’argomento realmente
validi. Gli autori-creatori Mauro
Boselli e Maurizio Colombo sono molto
preparati sul tema vampiri, romanzo gotico-horror, soprannaturale e dintorni. Harlan Draka è un dampyr, il figlio
dell’unione tra un vampiro e una donna umana. Dotato di facoltà che gli
consentono di uccidere i vampiri
(chiamati maestri della notte), dopo aver preso consapevolezza della sua
condizione inizia a dar loro la caccia in cerca di risposte su se stesso e la sua natura.
Ovviamente ci sono molte altre opere,
anche fra i Manga…
Hellsing |
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