giovedì 16 maggio 2013

Giallo, Noir & Thriller/11



Titolo: La Linea del Male
Autore: Dahl Arne
Traduttore: Carmen Giorgetti Cima
Editore: Marsilio - 2006

Per qualche motivo, solo in parte la ragione commerciale regge, gli editori italiani, quando introducono una serie, una saga, pubblicano i libri, gli episodi, alla membro di segugio (leccasi alla c**o di cane).
Da gridare vendetta al cospetto di Dio e degli uomini la pubblicazione “salti avanti e indietro”, al limite dello schizzato destrutturato, della bella serie di Martin Beck, ad opera della Sellerio, di cui prossimamente conto di parlare.
Non fa eccezione Marsilio editore, che qualche anno fa ha dato alle stampe, come prima proposta della serie, il secondo volume della saga dell'A-Gruppen, “La linea del male”. 
Mi irrita un po’ che venga seguita questa usanza, comprensibile dal punto di vista del marketing editoriale quanto insopportabile dal punto di vista di un lettore.

Comunque Arne Dahl, pseudonimo di Jan Lennart Arnald, giornalista svedese molto noto in patria, con “La linea del male” si inserisce in un filone, in un genere un po’ sovraffollato, ma conquista l’attenzione del lettore, magari principalmente di quello invaghitosi del thriller-noir scandinavo, ma non solo.

Stiamo parlando di un thriller dal ritmo abbastanza serrato, spudoratamente mutuato dalla fiction televisiva di genere, ma con un cuore europeo, con una scrittura viva, moderna ed ironica. Come già letto in altri romanzi, a ben vedere, più della vicenda del serial killer del Kentucky (pollo e patatine fritte questa volta non c’entrano) contano per Dahl le sotto-trame e l’attenzione alle storie personali dei membri del Gruppo A. Non c’è un unico protagonista, solo un commissario o ispettore, ma un gruppo, l’A-Gruppen (formatosi grazie a quanto contenuto nel primo episodio, pubblicato successivamente), alquanto eterogeneo, dove fioriscono e risiedono amori infelici, tragedie familiari, sensi di colpa, rimpianti, esperienze imbarazzanti, segreti. Allora l’emozione e l’attenzione del lettore è suscitata quasi più da queste sotto-trame che dall’indagine in sé, comunque apprezzabile.

Voto: 7+
Arne Dahl
Da apprezzare come “La linea del male” inizi con un capitolo che contiene in sé i due elementi essenziali di un thriller, il male e la morte, in due pagine che raccolgono gli ultimi pensieri dolorosi della vittima che sta morendo: clicca qui per leggere le prime pagine.


ci ho messo un po' per liberarmi della fantasia che il killer del Kentucky avesse questo volto!

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