Quando non ricevi mai lettere d'amore, devi far finta che qualsiasi cosa sia una lettera d'amore.
Charles M. Schulz, Peanuts
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mercoledì 30 settembre 2020
Lettera
martedì 29 settembre 2020
La tua realtà è fallace?
(Itachi in Naruto)
lunedì 28 settembre 2020
Citazioni Cinematografiche n.374
sabato 26 settembre 2020
Birra #4
giovedì 24 settembre 2020
lunedì 21 settembre 2020
Citazioni Cinematografiche n.373
domenica 20 settembre 2020
Matilde
Matilde, Autore: Federico Zandomeneghi, 1910 - Pavia, Musei Civici
Federico Zandomeneghi era solito dipingere donne dall'aspetto dolce, con un tranquillità al limite del dimesso. In questo pastello, invece, nella sua sensibilità alle novità impressioniste, raffigura una sua modella, Matilde, colta mentre rivolge uno sguardo di sfida all'osservatore.
Matilde sembra mettere in mostra un fare orgoglioso e provocatorio, accentuato dal particolarissimo e studiato gesto delle mani che raccolgono sotto al mento i folti capelli rossi, resi con un morbido sfumato
L'intensa espressività della ragazza è inoltre valorizzata dall'uso del pastello, steso con ampie striature, e dalle tonalità scelte da Zandomeneghi che al rosso fuoco dei capelli oppone la maglia blu della ragazza e uno sfondo a base verde sul quale si staglia la figura della giovane.
Non nascondo di cogliere una carica sensuale nello sguardo di Matilde, nella sua posa, con la bocca carnosa che sembra quasi rivolgere un cenno a chi la sta ammirando nella sua bellezza.
sabato 19 settembre 2020
martedì 15 settembre 2020
Della tua presenza
Della tua presenza conservo, soprattutto le impronte che lasciarono i tuoi primi sorrisi nell'ombra confusa della mia malinconia.
(Jesús Munáriz)
lunedì 14 settembre 2020
Citazioni Cinematografiche n.372
Ian Solo: Luke!
Luke Skywalker: Come stai?
Ian Solo: Bene! Di nuovo insieme, eh?
Luke Skywalker: Mi mancavi!
Ian Solo: Come finirà?
Luke Skywalker: Come sempre!
Ian Solo: Così male?
sabato 12 settembre 2020
Birra #2
Colin Farrell in “In Bruges”, di Martin McDonagh - 2008 |
venerdì 11 settembre 2020
Samuel Stern #9 - Il Mistico
Uscita numero 9 per Samuel Stern della Bugs Comics. Con “Il Mistico” prosegue sia il racconto delle “avventure” del protagonista, dei suoi amici e collaboratori che l'approfondimento delle varie tematiche che siamo ormai abituati ad incontrare in questa serie. Ovvero le origini del male che affligge l'animo umano, che a sua volta genera demoni, oscuri e malvagi ma anche con caratteristiche vicine a noi uomini e donne di questa terra, che entrano in contatto con il mondo che ci circonda.
A mio parere un albo da non perdere, che si fa decisamente apprezzare per i disegni ed i testi curati e suggestivi anche nella loro collocazione spaziale, introdotti dalla più che apprezzabile cover, efficace anche più di quelle che l'hanno preceduta.
La Bugs Comics con questa serie spero proprio possa avere la fortuna ed il seguito che merita, dal momento che Samuel Stern riesce a tenersi alla larga da cliché e banalità tipiche del genere horror-splatter. Al contrario cerca di concentrarsi su tematiche tanto profonde ed universali che risulta difficile non fermarsi a riflettere una volta terminata la lettura. In questo albo sono presenti temi e riflessioni su la fede e il dubbio, la speranza e la disperazione, il conforto e la condanna, concetti che stimolano e pungolano l'animo e l'intelletto del lettore.
Indovinata a mia sensazione la scelta di mettere al centro della vicenda la figura di un guaritore, un santone, un eremita dalle presunte capacità taumaturgiche ed in grado di mettersi in diretto contatto con la divinità o “l'alterità” che dir si voglia. Figura già di per sé, narrativamente parlando, stimolante e catalizzatrice di molteplici temi e approfondimenti.
mercoledì 9 settembre 2020
Parole per l'amore
che per un rublo dà mezzo tumàn,
come dire in persiano alla mia bella
Laila, le tenere parole “t'amo”.
umile più del vento e più dell'acqua
del Vana, come dire alla mia bella
Laila, la parola “bacio”, la più dolce.
la timidezza nel fondo del cuore,
come io avrei potuto alla mia bella
Laila dire la parola “mia”.
- Non ci sono parole per l'amore,
ma soltanto i fuggevoli sospiri
e gli sguardi che come stelle splendono.
non è sopra una tomba un'iscrizione.
Il bacio ha il fiato delle rose rosse,
petalo che si scioglie sulla bocca.
insegna gioia e dolore. "Sei mia"
possono dirlo soltanto le mani
che han lacerato lo scialle di seta.
lunedì 7 settembre 2020
Citazioni Cinematografiche n.371
E adesso che le prende?
Terry: Non potrò più danzare. Le mie gambe!
Terry: Non è vero.
Calvero: Sì, altrimenti si batterebbe.
Terry: Per cosa dovrei battermi?
Calvero: Ah, vede? Lo ammette. Per che cosa dovrebbe battersi. Per tutto! Per la vita stessa. Non le basta forse? Per viverla, soffrirla, goderla. Per che cosa battersi? La vita è una bella, magnifica, cosa. Anche per una medusa! Per che cosa dovrebbe battersi. E poi lei, lei, ha un'arte. La danza.
Calvero: Conosco un uomo senza braccia che sa suonare uno scherzo sul violino con le dita dei piedi. Il guaio è che lei non vuole battersi. Lei si è arresa. Non fa che adagiarsi sui malanni e sulla morte. Ma c'è una cosa altrettanto inevitabile quanto la morte, ed è la vita. Viva, viva, viva! Pensi alla forza che è nell'universo, che fa muovere la terra e fa crescere gli alberi. C'è la stessa forza dentro di lei. Purché solo, abbia il coraggio e la volontà di usarla.