venerdì 30 settembre 2022

Incipit 92/100

 

L'ultima volta che lei vide Parigi, quando per l'ultima volta cantarono gli uccellini, fu da un treno che velocemente si dirigeva verso sud nel 1968 al tempo della rivoluzione studentesca, e quello fu quasi l'ultimo treno che riuscì a partire, ma tutto ciò va oltre la storia, che iniziò una tarda sera alla Coupole a Montparnasse quando qualcuno la presentò a Julian Mendes, e così nacque una storia d'amore in quei giorni della rabbia. Passò un po' di tempo prima che lo rivedesse, mentre cenava tardi da solo in fondo alla Coupole. Dapprima lo prese per uno spagnolo o un basco, benché non potesse spiegare perché.”

(L'amore nei giorni della rabbia, di Lawrence Ferlinghetti – trad. Ginny Jewiss)




mercoledì 28 settembre 2022

È un problema?



"Ricordo che nel 1976 il linguista Tullio De Mauro, di recente scomparso, aveva fatto una ricerca per vedere quante parole conosceva un ginnasiale: il risultato fu circa 1600. Ripetuto il sondaggio vent'anni dopo, il risultato fu che i ginnasiali del 1996 conoscevano dalle 600 alle 700 parole. Oggi io penso che se la cavino con 300 parole, se non di meno. È un problema? Sì, è un grosso problema perché, come ben ha evidenzialo Heidegger, noi riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché non riusciamo ad avere pensieri ai quali non corrisponde una parola. Le parole non sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono le condizioni per poter pensare."

(da "La parola ai giovani: dialogo con la generazione del nichilismo attivo", di Umberto Galimberti)





lunedì 26 settembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.478


Per molto tempo l'alpinismo è stata una gara a raggiungere la vetta più alta; una volta arrivati si potrebbe pensare che la competizione sia finita ma non funziona così. Un alpinista trova sempre nuove sfide: se non può salire più in alto cercherà la strada più difficile, salirà più rapidamente, in solitaria, senza ossigeno... insomma non ha mai fine. L'Everest fu conquistato nel '53 sul versante nepalese, senza ossigeno nel '78 e due anni dopo in solitaria attraverso il couloir Norton. Nell'inverno dell'85 Hase affrontò la pericolosa parete sud ovest; non fece mai ritorno. Dunque la parete sud ovest in inverno restava inespugnata e Habu l'avrebbe affrontata da solo e senza ossigeno: un'impresa che non mi sarei perso per niente al mondo.

(Makoto Fukamachi in “La vetta degli dei”, di Patrick Imbert - 2021)





sabato 24 settembre 2022

L'estate se ne è andata


Edward Hopper, Second Story Sunlight, 1960, Whitney Museum of American Art, New York City



L’estate se ne andò senza rumore.

Nubi leggere ad una ad una il cuore

gremirono di segni senza nome.

La luna trascorreva ansiosa e onesta.


Lunga distesa sovra un muro nella

canicola dormiva un’altra età.

Nella mano stringeva il suo più caro

oggetto. Non per pudore ché non ha pudore

il sonno, e il sogno è solo anche in città.

(Sandro Penna, da Poesie - Garzanti, 1973)






venerdì 23 settembre 2022

Incipit 91/100

“C'è sempre stata parecchia confusione nella mia famiglia, anche nei nomi. Come si chiama mio figlio? <Franz> o <Frank> lo chiama indifferentemente sua madre. Quando lo chiama così, ho l'impressione di essere tra stranieri: una signora che non conosco chiama il figlio di chissà chi, per dirgli chissà che cosa. Affari loro. La figlia si chiama Titti. Anch'io la chiamo così, ma non so perché. Perché il suo vero nome è Monica. Tra Monica e Titti non c'è nessuna relazione. Quando chiamo <Titti> provo una sensazione che mi disturba: un padre sconosciuto, attraverso di me, chiama una figlia che non ho mai visto, e le dirà qualcosa che non ascolto.”

(Il canto delle balene, di Ferdinando Camon)



giovedì 22 settembre 2022

Cosa ci aspetta dopo domenica?

 



“Tre piaghe, tre flagelli minacciano il mondo.

La prima è la piaga del nazionalismo.

La seconda, la piaga del razzismo.

La terza, la piaga del fondamentalismo religioso.

Le tre piaghe sono unite dalla stessa caratteristica, dallo stesso comun denominatore: la più totale, aggressiva e onnipotente irrazionalità. Impossibile penetrare in una mente contagiata da uno di questi tre mali. In quelle teste arde un sacro rogo in attesa delle sue vittime.”

(da “Imperium”, di Ryszard Kapuściński – trad. Vera Verdiani)




lunedì 19 settembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.477

 

Attenzione, equipaggio dell'Enterprise, come molti di voi già sanno, Christopher Pike, precedente capitano della nave e nostro amico, è morto. L'uomo che lo ha ucciso è fuggito e si nasconde sul pianeta natale dei klingon, dove pensa che noi non oseremmo andare. Ci stiamo dirigendo lì, ora. Per l'ammiraglio Marcus è vitale che la nostra presenza non venga rilevata. La tensione è alta fra la Federazione e l'Impero klingon e qualunque provocazione potrebbe portare a una guerra totale. Scenderò con una squadra da sbarco in una città abbandonata sulla superficie di Kronos, lì cattureremo il fuggitivo John Harrison per portarlo sulla Terra, dove sarà giudicato per le sue azioni. Bene, andiamo a prendere quel figlio di puttana. Kirk, chiudo.

(James T. Kirk/Chris Pine in “Into Darkness - Star Trek”, di J. J. Abrams – 2013)







venerdì 16 settembre 2022

Incipit 90/100

 

Alice cominciava ad essere veramente stufa di star seduta senza far niente accanto alla sorella, sulla riva del fiume. Una o due volte aveva provato a dare un'occhiata al libro che sua sorella stava leggendo, ma non c'erano né figure né filastrocche. "Che me ne faccio di un libro senza figure e senza filastrocche?" pensava Alice. A dire la verità non era possibile pensare molto, perché faceva tanto caldo che Alice si sentiva tutta assonnata e con le idee confuse: adesso si stava domandando se valesse la pena di alzarsi e raccogliere fiori per fare una ghirlanda di margherite, quando ecco che improvvisamente le passò proprio davanti un Coniglio Bianco, con gli occhi rosa.”

(Alice nel paese delle meraviglie, di Lewis Carroll – trad. Tommaso Giglio)




lunedì 12 settembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.476

 

Spock: Dottore, il signor Chekov ha ragione. Posso confermare la sua telemetria, se il signor Sulu è in grado di portarci in posizione, salirò sulla nave nemica, trafugherò il congegno del buco nero e se possibile libererò il capitano Pike.

Kirk: Non le permetterò di farlo, signor Spock.

Spock: I romulani e i vulcaniani hanno antenato in comune, le nostre similitudini culturali mi renderanno più facile accedere al computer per trovare il congegno... Inoltre mia madre era umana, quindi la Terra è l'unica patria che mi resta.

Kirk: Allora verrò con lei.

Spock: Le citerei il regolamento, ma so che lei si limiterebbe a ignorarlo.

Kirk: Vede? Cominciamo a conoscerci!

(Spock/Zachary Quinto e James T. Kirk/Chris Pine in “Star Trek”, di J. J. Abrams – 2009)





venerdì 9 settembre 2022

Incipit 89/100

Mi viene sempre la tremarella prima del lancio. Mi hanno fatto l'iniezione, naturalmente, e la preparazione ipnotica, so benissimo che in realtà non ho paura. Lo psicoanalista della nave, che mi ha controllato le onde del cervello e fatto un sacco di domande mentre ero addormentato, mi assicura che non si tratta di paura, che è una cosa senza importanza, un po' come il tremito di un cavallo da corsa che scalpita prima dell'inizio della gara. Sarà. Non sono mai stato un cavallo da corsa, quindi non mi pronuncio. So una cosa sola: che tutto le volte, immancabilmente, è la stessa storia.”

(Fanteria dello Spazio, di Robert A. Heinlein – trad. Hilja Brinis)





mercoledì 7 settembre 2022

Dice che il dolore



Dice che il dolore fortifica. Ti fa le ossa, dice. Diventi uomo. Dice. Forse è per questo che non piango. In questi ultimi anni io ho avuto un sacco di lutti. Pezzi di cuore che si sono persi per strada. E ogni pezzo, è un pezzo di questa corazza. Tipo un'armatura. E tu pensi che è fico, che alla fine diventi invincibile. Sono i Cavalieri dello Zodiaco che ci hanno fregato, a noi. Lo vedi? Non ti dicevano che l'armatura è pesante. Che ti rallenta. Ti isola. Ti paralizza. Strato dopo strato, il dolore ti trasforma in una specie di monolite corazzato.

Ao? C'è qualcuno?”

In fondo alla cassaforte però tu stai sempre lì.


Zerocalcare






lunedì 5 settembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.475

 

Sono globuli rossi Floyd, non serve altro. Più ossigeno c'è più andiamo forte.

(Lance Armstrong/Ben Foster in “The Program”, di Stephen Frears - 2015)




venerdì 2 settembre 2022

Incipit 88/100

Non è detto che il destino, per distruggere il cuore umano, debba menare un colpo brutale e usare tutta la sua violenza; da futili motivi anzi esso trae la sua indomabile gioia creatrice. Nel nostro linguaggio umano questo primo lieve tocco lo chiamiamo causa, e stupiti confrontiamo la sua piccola misura con gli effetti spesso straordinari di potenza. Ma come la malattia esiste prima di manifestarsi apertamente, così il destino non comincia solo quado diventa realtà visibile e concreta. Esso impera nello spirito e nel sangue assai prima che dall'esterno arrivi all'anima. Riconoscersi è già difendersi, e per lo più è invano.”

(Tramonto di un cuore, di Stefan Zweig – trad. Berta Burgio Ahrens)