domenica 31 dicembre 2023

Per l’ultimo dell'anno

 

Per l’ultimo dell'anno 1975

ad Andrea Zanzotto

Come nel buio si ritrae lento,

Andrea, questo anno già da sé diviso.

Ora nel vischio del suo fiele intriso

starà così per sempre dunque spento.


Ma quel che in noi di anno in anno è deriso

o incompiuto e deforme non lamento:

se uno è vinto e un altro è stato ucciso,

uno ha durato contro lo sgomento.


Qui stiamo a udire la sentenza. E non

ci sarà, lo sappiamo, una sentenza.

A uno a uno siamo in noi giù volti.


Quanto sei bella, giglio di Saron,

Gerusalemme che ci avrai raccolti.

Quanto lucente la tua inesistenza.

(Franco Fortini, da “Paesaggio con serpente”, Poesie 1973-1983)




lunedì 25 dicembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.543

 

Scrooge: Che c'è di tanto felice?! Ti dirò io che cos'è il Natale! È solo un altro giorno lavorativo e ogni scemo che non è d'accordo dovrebbe essere bollito nel suo brodo!
Cratchit: Ma signore, il Natale è un giorno in cui si fa del bene. È un giorno da passare in famiglia.
Scrooge: E io dico: bla, bubbole!
Fred: Beh, non m'importa! Io dico buon Natale, BUON NATALEEE!!!
(Scrooge, Cratchit e Fred in “Canto di Natale di Topolino”, di Burny Mattinson - 1983)




domenica 24 dicembre 2023

Have Yourself A Merry Little Christmas

 


Have yourself a merry little Christmas
Let your heart be light
Next year all our troubles
Will be out of sight

martedì 19 dicembre 2023

Cantavano

 


...
cantavano come non sanno
cantare che i sogni del cuore,
che cantano forte e non fanno
rumore.
...
(Giovanni Pascoli, “Il sonnellino”, da Canti di Castelvecchio)




lunedì 18 dicembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.542

 

Gli alberi hanno una vita segreta, che si rivela solo a coloro che sono pronti a salirci.
(Reinaldo Arenas/Javier Bardem in “Prima che sia notte”, di Julian Schnabel -2000)




lunedì 11 dicembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.541

Plata: Senti, faremo a turno, un giorno resto io e un giorno resti tu. Pari o dispari?
Salud: Chi perde resta?
Plata: Ahah. Io scelgo pari.
Salud: Dispari.
Plata: Due! Eh, due è pari.
Salud: Non vale.
Plata: E perché?
Salud: Non ero pronto.
Plata: Ora sei pronto?
Salud: Mhmh, pari.
Plata: Tre, dispari!
Salud: Tu c'hai le dita truccate.
(Plata/Terence Hill e Salud/Bud Spencer in “...Più forte ragazzi”, di Giuseppe Colizzi - 1972)




sabato 9 dicembre 2023

Parole

 


Quando pronuncio la parola futuro,
la prima sillaba già va nel passato.
Quando pronuncio la parola silenzio,
lo distruggo.
Quando pronuncio la parola niente,
creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.

(Le tre parole più strane, di Wisława Szymborska – trad. Pietro Marchesani)





martedì 5 dicembre 2023

lunedì 4 dicembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.540

 

Nerone: Perché stai in disparte? Non vuoi consigliarmi? Sei il mio consigliere!
Petronio: Lasciali entrare. Moriremo tutti. Tutti tranne tu: tu certo come dio sei immortale.
Nerone: La tua leggerezza è del tutto fuori posto. Distruggeranno anche te, sai?
Petronio: Io non ho la tua stessa mania di sopravvivenza. Io amo Roma. E non desidero sopravviverle.
(Nerone/Peter Ustinov e Caio Petronio/Leo Genn in “Quo Vadis”, di Mervyn LeRoy - 1951)





lunedì 27 novembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.539

 

John Keats: Ho fatto un tale sogno stanotte. Fluttuavo sopra gli alberi con le mie labbra unite ad una bellissima figura. Per quella che mi è apparsa un'eternità. Cime di alberi erano spuntate sotto di noi e ci riposavamo sopra di loro con la leggerezza di una nuvola.
Fanny: Chi era la figura?
John Keats: Dovevo avere gli occhi chiusi perché non ho memoria.
Fanny: Ma avete memoria delle cime degli alberi.
John Keats: Non quanto abbia memoria delle labbra.
Fanny: Le labbra di chi? Erano le mie labbra?
(John Keats/Ben Whishaw e Fanny Brawne/Abbie Cornish in “Bright Star”, di Jane Campion - 2009)




giovedì 23 novembre 2023

Alla sera

 

"Notte in città" - Jack Vettriano

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.



lunedì 20 novembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.538

Christine Brown: Signor Stark, lei viene definito il Leonardo Da Vinci contemporaneo, cos'ha da dire?
Tony Stark: Una cosa ridicola, io non dipingo.
Christine Brown: E l'altro soprannome: mercante di morte?
Tony Stark: Non è male... mi faccia indovinare: Berkley?
Christine Brown: Brown, per la verità...
Tony Stark: Be', signorina Brown, è un mondo imperfetto, ma è l'unico che abbiamo... Creda, quando non serviranno più armi per mantenere la pace, costruirò mattoni per ospedali pediatrici.
Christine Brown: Prova spesso le battute?
Tony Stark: Ogni sera allo specchio prima di coricarmi.
Christine Brown: Sì, lo vedo...
Tony Stark: Vorrei mostraglielo di persona...
Christine Brown: A me interessa una risposta seria.
Tony Stark: Va bene, sarò serio. Il mio vecchio aveva una filosofia: "Pace" significa avere una mazza più grande degli altri.
Christine Brown: Una gran bella battuta da chi vende le mazze.
Tony Stark: Mio padre ha aiutato a sconfiggere i nazisti. Ha lavorato al progetto Manhattan. Molti tra cui professori alla Brown lo definirebbero un eroe.
Christine Brown: E molte persone lo definirebbero un affarista della guerra.
Tony Stark: E scriverà anche su quante persone abbiamo salvato con la tecnologia medica avanzata o di quante persone la nostra coltura intelligente ha sfamato? Tutti questi progressi? Finanziamenti militari, cara!
Christine Brown: Magnifico... ha mai perso un'ora di sonno in vita sua?
Tony Stark: Magari ne perderei qualcuna con lei.

(Christine Brown-Everhart/Leslie Bibb e Tony Stark/Robert Downey Jr. in “Iron Man”, di Jon Favreau - 2008) 








venerdì 17 novembre 2023

Peso del dolore

 


"Ognuno di noi vive la propria vita portandosi dietro il peso del dolore che ha provato. Ci sono anche quelli che non provano niente e che non portano alcun peso: basta un'occhiata per capire chi sono. Sembrano automi, sono diversi dagli altri. Quelli che portano un peso li riconosci dal colore; dall'incedere pieno di grazia."

(Banana Yoshimoto, “Il dolce domani” - trad. Gala Maria Follaco)





martedì 14 novembre 2023

Amore ed una creatura selvatica


“Non amate mai una creatura selvatica, signor Bell,“ lo ammonì Holly. "E’ stato questo lo sbaglio di Doc. Si portava sempre a casa qualche bestiola selvatica. Un falco con un'ala spezzata. E una volta un gatto selvatico adulto con una zampa rotta. Ma non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica; più le si vuol bene più forte diventa. Finché diventa abbastanza forte da scappare nei boschi. O da volare su un albero. Poi su un albero più alto. Poi in cielo. E sarà questa la vostra fine, signor Bell, se vi concederete il lusso di amare una creatura selvatica. Finirete per guardare il cielo.”

(Colazione da Tiffany, Truman Capote – trad. Bruno Tasso) 




lunedì 13 novembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.537


Steve Rogers: È andata...?
Abraham Erskine: Sì, sì, penso di sì!
Howard Stark: C'è veramente riuscito!
Peggy Carter: Come ti senti?
Steve Rogers: Più alto...!
Peggy Carter: Ora, ehm... sei più alto!

(Steve Rogers/Chris Evans, Abraham Erskine/Stanley Tucci, Howard Stark/Dominic Cooper e Peggy Carter/Hayley Atwell in “Captain America - Il primo Vendicatore”, di Joe Johnston - 2011)




giovedì 9 novembre 2023

Al parco

 

Conversazione in un parco, Thomas Gainsborough – 1745, Parigi, Louvre


...
Penso che
Ho di nuovo i brividi
E mi lascio prendere
Da domande inutili
Da poeti poveri
...



martedì 7 novembre 2023

Dopo un lungo silenzio

 

Karen Offutt


Parlare dopo un lungo silenzio è cosa giusta.
Perduti o morti gli esseri amati,
nascosta nell'abat-jour l'ostile lampada
e calate le tende sulla nemica notte
che si parli così tra noi e noi
su questo tema eccelso, l'Arte e il Canto.
La decrepitudine del corpo è saggia:
giovani ci siamo amati senza saperne nulla.

(William Butler Yeats - Trad. Eugenio Montale)






lunedì 6 novembre 2023

Citazioni Cinematografiche n.536


Alekseij: L'ho sempre detto che somigli a mia madre.
Natal'ja: Forse è per questo che ci siamo separati. E noto con terrore che Ignat ti somiglia sempre di più.
Alekseij: Sì. E perché con terrore?
Natal'ja: Vedi, Alekseij, noi non siamo mai riusciti a parlarci da persone normali.
Alekseij: Anche quando ricordo la mia infanzia e mia madre, mamma - chissà perché - ha sempre le tue sembianze. Già, però in fondo lo so perché mi fate pena allo stesso modo, tu e lei.

(Alekseij/Ignat Danil'cev e Natal'ja/Margarita Terechova in “Lo Specchio”, di Andrej Tarkovskij - 1975)




venerdì 3 novembre 2023

Ti ha portata novembre

 

Giovanni Boldini (1842-1931), Mademoiselle De Nemidoff


Ti ha portata novembre. Quanti mesi
durerà la dolceamara
vicenda di due sguardi, di due voci?
Se io avessi una leggenda tutta scritta
direi che questo tempo che ci sfiora
ci appartiene da sempre. Ma non sono
che un uomo fra mille e centomila
ma non sei
che una donna portata da novembre
e un mese dona e un altro ci saccheggia.
Sei una donna
che adesso tiene un naufrago impaziente
dimmi tu
sei scoglio
o continente?

(Luciano Erba)



lunedì 30 ottobre 2023

Citazioni Cinematografiche n.535

Vedi, Luca, Firenze non è fatta solo di belle automobili e di gelati, come pensate voi ragazzi. Firenze è l'essenza umana che diventa divina, è la bellezza che prende forma. E tu, anche tu, puoi far parte di questo mondo. Perché chi immagina, chi crea aiuta gli altri a comprendere il grande progetto di Dio.

(Arabella/Judy Dench in “Un tè con Mussolini”, di Franco Zeffirelli - 1999) 








lunedì 23 ottobre 2023

Citazioni Cinematografiche n.534

 

Mi chiamo Lester Burnham. Questo è il mio quartiere, questa è la mia strada, questa è la mia vita. Ho quarantadue anni, fra meno di un anno... sarò morto. Naturalmente io questo ancora non lo so. E in un certo senso sono già morto. Guardatemi, mi faccio una sega sotto la doccia. Questo sarà il culmine della mia giornata. Dopodiché è tutto uno sfacelo. Questa è mia moglie, Carolyn. Vedete come i guanti su quelle cesoie armonizzano con gli zoccoli da giardino? Non è un caso. Questo è il nostro vicino, Jim. E questo è il suo amante, Jim. Accidenti, mi esaurisco solo a guardarli. Non è stata sempre così, una volta era felice... una volta eravamo felici. Mia figlia Jane, figlia unica. Jany è un'adolescente abbastanza tipica: arrabbiata, insicura, confusa... magari potessi dirle che tutto questo passerà. Ma non le voglio mentire. Mia moglie e mia figlia mi vedono come un colossale perdente... e... hanno ragione! Ho perso davvero qualcosa. Non sono del tutto sicuro di cosa si tratta ma... so che non mi sono sempre sentito così "posato". Però volete saperlo?! Non è mai troppo tardi per tornare indietro.

(Lester Burnham/Kevin Spacey in “American Beauty”, di Sam Mendes - 1999)