sabato 31 dicembre 2022

mercoledì 28 dicembre 2022

La Regina dei Manga

 


La prima ragione per cui faccio manga è perché è divertente. Leggere un manga e divertirsi, per me è questo l’importante. Questo è il punto di partenza. Non è semplice gioia di vivere, è il sapore dell’infanzia. Ho sempre pensato che c’è del divertimento nella lettura, ed è questo che il manga rappresenta per me. Sono convinta che a tutti piacciano i personaggi felici, ma se le cose si fanno serie, come per esempio quando un personaggio muore, voglio offrire al lettore una scappatoia.

Tra i mangaka più celebri del XX secolo e oltre un posto d’onore spetta a Rumiko Takahashi. La ricordiamo come la creatrice di Lamù e Ranma, ma ha scritto e disegnato numerose serie di successo, tanto da essere comunemente nota come la “regina dei manga”.


Nel 1978 Rumiko Takahashi pubblica la prima storia di Urusei Yatsura (letteralmente ‘Gente fastidiosa’), meglio nota in Italia come Lamù.


Con Urusei Yatsura era mia intenzione creare una serie fantascientifica a sfondo comico, quasi una farsa. All’epoca non erano molti i manga di questo genere, quindi pensai di iniziare io questo nuovo filone. Però, mentre il fumetto veniva pubblicato, dalle lettere dei lettori scoprii che il loro interesse era concentrato soprattutto sull’andamento dei rapporti tra Lamù e Ataru. Questo all’inizio mi stupì, ma poi mi convinsi che si trattava di una cosa naturale.


Nel 1980, mentre Urusei Yatsura è in corso, Takahashi comincia a lavorare a Maison Ikkoku, in italiano Cara dolce Kyoko. La serie racconta la storia d’amore tra uno studente che non riesce a superare l’esame d’ammissione all’università e l’amministratrice del suo condominio, abitato da gente bizzarra.


Quando ero studentessa, dietro l'edificio in cui abitavo c'era una casa diroccata abitata da gente molto strana. Era un posto piuttosto sospetto, e questo mi incuriosiva molto: c'era un ragazzo con i capelli tinti di biondo, e alla finestra erano appesi un paio di guantoni e una maschera da kendo. Questo appartamento era un po' lontano dalla strada, e ogni tanto vedevo qualcuno che comunicava dall'interno alla strada per mezzo di una ricetrasmittente. Questo non aveva alcun senso, dato che sarebbe bastato gridare dalla finestra. Nonostante fossi ancora una studentessa, avevo già debuttato come autrice, e mi venne naturale realizzare qualcosa su quello strano appartamento. Doveva essere un dramma con risvolti umanitari, e decisi senza una particolare ragione che la protagonista sarebbe dovuta essere una vedova custode della palazzina. Poi feci apparire uno studente appena uscito da una bocciatura che si preparava per un nuovo esame di ammissione... L'elemento comico-romantico tra i due l'avevo inserito solo per dare il via alla storia, ma poi, senza accorgermene, divenne presto l'argomento principale.


Nel 1987 Takahashi si impegna in un nuovo grande progetto. Pensa a una storia a base di kung fu, sia perché ama particolarmente i film con Jackie Chan, sia perché ha voglia di divertirsi disegnando scene di combattimento. Questa è la storia di Ranma Saotome ed Akane Tendo, ovvero Ranma ½.

Da tempo pensavo a una serie con un personaggio che fosse sia uomo che donna, e dato che la maggior parte dei miei precedenti lavori aveva come protagonista una donna, questa volta ho optato per un uomo. Avevo però un certo timore nel presentare un protagonista maschile di fronte a centinaia di lettori maschi, e così ho deciso di crearne uno che fosse metà uomo e metà donna.




Inizia nel 1996 la serie Inuyasha. La giovane Kagome (la "divina" Kagome) cade nel pozzo di un vecchio tempio scintoista e finisce nel Giappone del passato. Lì scopre di essere la reincarnazione di una sacerdotessa ed eredita la sua missione: proteggere un potente talismano dai demoni che vogliono impossessarsene. Suo compagno di avventure, nemico e alleato al tempo stesso, è Inuyasha, un mezzodemone (figlio di un demone cane e di un’umana).



Rumiko Takahashi ha avuto il talento di creare storie che vanno oltre la distinzione, spesso molto rigida ed evidente, tra i generi, in ambito artistico, umano-sociale e culturale.

Ha “giocato” con la diversità, il “sentirsi incompleti”, l'essere nel mezzo, ha lavorato sul tema della tolleranza, proponendo, fra gag e situazioni fra l'ordinario ed il surreale, se non una lezione almeno una riflessione sull'accettare e sull'accettarsi.

Inoltre con i suoi personaggi e la sua ironia, ci ha mostrato che sentirsi irrisolti è normale, e può diventare l’inizio di una meravigliosa avventura da condividere con gli altri. Una lezione degna di una grande maestra del racconto popolare.



I corsivi con le dichiarazioni dell'autrice sono tratti da un'intervista del 3 agosto 1992 in Ranma ½, vol. 1, Neverland n. 39, Star comics, giugno 1996.

lunedì 26 dicembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.491


Callaghan: Se lei mi permette io avrei da fare.

Cap. McKay: Non in questo reparto.

Callaghan: Come?

Cap. McKay: È stato trasferito al personale.

Callaghan: Al personale? Li ci mandi i deficienti.

Cap. McKay: Ho lavorato al personale per 10 anni!

Callaghan: Già..

(Ispettore "Dirty" Harry Callaghan/Clint Eastwood e Cap. McKay/Bradford Dillman in “Cielo di piombo, ispettore Callaghan”, di James Fargo - 1976)






domenica 25 dicembre 2022

Christmas Morning

 

"Christmas Morning"

The girl at the grocery she's pretty and seems nice
But she looks right through me with eyes cold as ice
She never answers when I ask her name
She only says I should have a great day

But hey what could she mean by that
Perhaps I'm the fool she takes me for
Not anything more

I guess it's the season the time of the year
When people they're happy and full of good cheer
Well they'll wish you and kiss you and wish you again
And they'll tell you it's peace and good will to all men

But hey what could they mean by that
Perhaps I'm the fool they take me for
Not anything more

We stood at the altar and you held my hand
And everyone watched as the preacher he asked
Will you take him and love him for bad and for good
You looked at me then you told him you would

But hey what did you mean by that
Perhaps I'm the fool you take me for
Not anything more

Now each Christmas morning I sit in my chair
And I look up at the angels that float through the air
Some look down upon me, some come to my side
And they tell me that Jesus he said to say hi

giovedì 22 dicembre 2022

La gente

 


La gente può fare a meno di tante cose; il problema è che non riesce a non andare a comprarle.”

Nudi e crudi, di Alan Bennet – trad. Giulia Arborio Mella e Claudia Valeria Letizia




lunedì 19 dicembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.490


Jasper: Che hai fatto al tuo compleanno?

Theo: Niente.

Jasper: Ma dai, devi aver fatto qualcosa.

Theo: No, un giorno come tutti gli altri. Mi sono alzato, mi sentivo di merda, sono andato al lavoro, mi sentivo di merda.

Jasper: Quelli si chiamano postumi di una sbronza.

Theo: Se mi sbronzassi, almeno dopo sentirei qualcosa.

(Jasper Palmer/Michael Caine e Theodore Faron/Clive Owen in “I figli degli uomini”, di Alfonso Cuarón - 2006)




venerdì 16 dicembre 2022

I pensieri

 


Che cosa si può fare contro i pensieri? Chi li controlla? Ti camminano lungo il corpo, avanti e indietro, come dei vermi o come delle malattie.

(Natalia Ginzburg, La città e la casa)



lunedì 12 dicembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.489


Ho imparato ad evitare pallottole da quando avevo quattordici anni, nessuno può uccidermi. Sono un benedetto. Sono un fottuto cattolico.

(Il Tenente/Harvey Keitel in “Il Cattivo Tenente”, di Abel Ferrara - 1992)






domenica 11 dicembre 2022

Dicono che tutti rubino il cuore di qualcuno

 

Les Amants – Gli Amanti” di René Magritte, 1928


Dicono che ogni uomo diventa cieco nel suo cuore

Dicono che tutti rubino il cuore di qualcuno




lunedì 5 dicembre 2022

Citazioni Cinematografiche n.488


Quando desiderate viaggiare in incognito, il metodo più sicuro è la vedova. Le persone cercano sempre di evitare le conversazioni sulla morte. La vedova spaventa. E non c'è travestimento migliore della paura.

(Enola Holmes/Millie Bobby Brown in “Enola Holmes”, di Harry Bradbeer - 2020)






venerdì 2 dicembre 2022

Ti ho incontrato, ci siamo incontrati

 


Presso le porte Scee con Astianatte

fra i cedri pensierosi t’ho incontrato,

immagine di me, immagine mia,

e in quant’altre città, spinta dal tempo

forse a significarmi;

subito rifuggita via nell’ombra

più volte, più volte per i secoli.


Lungo quant’altre mura ti ricordo

con i chiari fanciulli nel silenzio

della sera pei chiassi e le piazzole;

t’inchinavi a giuocare sostenuto

forse dal mio destino, sotto il fuoco

scuro della mia stella.


(Mario Luzi, da Un brindisi, Garzanti 1946)