lunedì 27 maggio 2024

Citazioni Cinematografiche n.565

 

Paul: Sono tutte uguali!
Augustus: È vero. Quattromila fotografie dello stesso posto, l'angolo tra la Terza e la Settima, alle otto di mattina. Quattromila giorni con tutti i tipi di clima possibile. È per questo che non vado in vacanza, devo stare qui ogni mattina, alla stessa ora. Ogni mattina nello stesso posto alla stessa ora.
Paul: Non ho mai visto niente del genere.
Augustus: È il mio progetto, quello che puoi chiamare il lavoro della mia vita.
Paul: Pazzesco. Non sono sicuro di aver capito: insomma... come ti è venuta quest'idea, di fare... questo progetto?
Augustus: Non lo so, mi è venuta. È il mio angolo dopo tutto. Sì insomma, è una piccola parte del mondo ma.. anche qui succedono delle cose, come in qualunque altra parte. È la documentazione del mio angolo.
Paul: È un po' ossessivo.
Augustus: Non capirai mai se non vai più piano, amico mio.
Paul: Cosa vuoi dire?
Augustus: Voglio dire che vai troppo veloce, non guardi neanche le foto.
Paul: Ma... sono tutte uguali!
Augustus: Sono tutte uguali, ma ognuna è differente dall'altra. Ci sono delle mattine di sole, delle mattine buie; ci sono luci estive e luci autunnali; giorni feriali e fine settimana; c'è gente con l'impermeabile e le galosce e gente.. con la maglietta e i pantaloncini; qualche volta la stessa gente, e qualche volta differente; qualche volta quelli differenti diventano uguali, e la stessa gente scompare. La Terra gira intorno al Sole, e ogni giorno la luce del Sole colpisce la Terra da un'angolazione differente.
Paul: Più piano, eh?
Augustus: È quello che consiglio. Lo sai com'è: domani, domani, domani.. il tempo mantiene sempre il suo ritmo.
(Paul Benjamin/William Hurt e Augustus 'Auggie' Wren/Harvey Keitel in “Smoke”, di Wayne Wang - 1995)





giovedì 23 maggio 2024

Un posto dove andare

 


"E in tutto quel piangere, quel credere di chiamare a gran voce qualcuno, una sola cosa riusciva a pensare: che non aveva un posto dove andare, non poteva riconoscersi in un momento qualunque, non era atteso, non disponeva di una destinazione nello spazio come nel tempo; mentre avanzava con tanta furia restava fermo, seguitando a schiantarsi sempre intorno allo stesso punto."

(Ian McEwan, “Bambini nel tempo” - trad. Susanna Basso)





lunedì 20 maggio 2024

Citazioni Cinematografiche n.564

 

Hogarth: Io capisco che ti dispiace per quel cervo, ma non è colpa tua. Le creature muoiono. Fa parte della vita. È sbagliato uccidere. Ma non è sbagliato morire.
Gigante: Tu... morire?
Hogarth: Be'... sì. Un giorno, sì.
Gigante: Io... morire?
Hogarth: Non lo so. Tu sei fatto di metallo. Ma hai dei sentimenti. E ti preoccupi per gli altri. Il che significa che hai un'anima. E le anime non muoiono.
Gigante: Anima?
Hogarth: Mamma dice che è qualcosa che possiedono le persone buone. E continuerà ad esistere in eterno.
Gigante: Le anime... non muoiono.
(Hogarth Hughes e il Gigante di ferro in “Il gigante di ferro”, di Brad Bird - 1999)




lunedì 13 maggio 2024

Citazioni Cinematografiche n.563

 

Se esiste un dio, è un dio di cacca e di piscio che vorrei prendere a calci in culo.

(Alexander Ekdhal in “Fanny e Alexander”, di Ingmar Bergman - 1982)





lunedì 6 maggio 2024

Citazioni Cinematografiche n.562

 

Fredrik: Come faccia una donna ad amare un uomo, proprio non capisco.
Desirée: La donna non giudica secondo l'estetica, e nel peggiore dei casi spegne la luce
(Fredrik Egerman/Gunnar Björnstrand e Desirée Armfeldt/Eva Dahlbeck in “Sorrisi di una notte d'estate”, di Ingmar Bergman - 1955)