martedì 31 agosto 2021

Quando è apparsa


Tutte, quand'ella è apparsa,
le amiche eleganti ha offuscato
e l'anima mia è comparsa
nel cerchio voluto dal fato.

Della neve nel gemito pungente
sono sbocciati i tuoi lineamenti.
A briglia sciolta la troika sonante
vola in quel puro e bianco alienamento.

A lungo hai scosso la tua sonagliera
nella campagna m'hai trascinato,
m'hai soffocato con la seta nera,
lo zibellino m'hai spalancato...

Forse per quella tua disinvoltura
sfrontata, piange il vento lungo il fiume,
squilla e si spegne nella pianura
ogni sonaglio, ogni fievole lume?

Chiusa è la tua cintura fino in fondo,
fingi modesto lo sguardo saettante!
Tutte le cose i minuti confondano,
vadano in fumo in un rogo fiammante!

Lascia che il vento si metta a cantare
le menzogne, la tua seta, a cantare!
Gli uomini non dovranno mai sapere
come le mani tue sono leggere!

Per un istante dietro la veletta
mi si è dischiusa la lontananza...
Come sopra la bianca lontananza
è caduta l'ombrosa veletta.

(Aleksandr Aleksandrovič Blok, da Neznakomka, 1906 - Trad. Luciano Luisi)


 

lunedì 30 agosto 2021

Citazioni Cinematografiche n.422

Maria: Non risponderò mai a un fischio. Si fischia ai cani, ai gatti, ad altre bestie, ma non ai ragazzi e certo non a me. Sarebbe troppo umiliante.
Comandante von Trapp: Fräulein, aveva tendenze così sovversive anche al convento?
Maria: Oh, molto di più, signore.

(Maria/Julie Andrews e Comandante von Trapp/Christopher Plummer in "Tutti insieme appassionatamente", di Robert Wise - 1965) 



 


domenica 29 agosto 2021

venerdì 27 agosto 2021

Incipit 35/100

“Era una notte incantevole, una di quelle notti come ci possono forse capitare solo quando siamo giovani, caro lettore. Il cielo era un cielo così stellato, così luminoso che, guardandolo, non si poteva fare a meno di chiedersi: è mai possibile che esistano sotto un simile cielo persone irritate e capricciose?”

(Le notti bianche, di Fëdor Michajlovič Dostoevskij – trad. Luisa De Nardis)



 

 

martedì 24 agosto 2021

Quando sorride

Quel ch'ella par quand'un poco sorride non si può dicer né tenere a mente.

Dante Alighieri, Vita Nova [12.4]


 

lunedì 23 agosto 2021

Citazioni Cinematografiche n.421

Fratelli e sorelle, sono qui per dirvi che accuso l'uomo bianco. Accuso l'uomo bianco di essere il più grande assassino della Terra. Accuso l'uomo bianco di essere il più feroce rapinatore della Terra. Non vi è luogo in questo mondo dove l'uomo bianco possa andare e dire di aver portato la pace e l'armonia. Ovunque è andato ha portato la rovina e la distruzione. Per questo lo accuso. Lo accuso di aver perpetrato i crimini più efferati. Lo accuso di essere il più ignobile carnefice della Terra. Lo accuso di essere il più violento rapinatore e schiavista della Terra. Accuso l'uomo bianco di essere il più vorace mangiatore di carne suina della Terra. Lo accuso di essere il più ubriacone della Terra. Egli non può negare le accuse. Voi non potete negare le accuse. Noi siamo la prova vivente di tali accuse. Voi e io ne siamo la prova. Voi non siete parte dell'America. Siete le vittime dell'America. Non avete avuto scelta venendo qui. Lui non vi ha detto: "Uomo nero, donna nera, venite con me, aiutatemi a costruire l'America". Ha detto: "Sporco negro, entra nella stiva di quella nave. Ti porto in America in catene, perché devi aiutarmi a costruirla l'America". L'essere nati qui non fa di voi degli americani. Io non sono americano. Voi non siete americani. Siete uno dei 22 milioni di vittime dell'America. Voi e io non abbiamo mai visto la democrazia. Non abbiamo visto la democrazia nei campi di cotone della Georgia. Non c'era democrazia laggiù. Non abbiamo visto la democrazia nelle strade di Brooklyn, nelle strade di Harlem, nelle strade di Detroit. Non c'è democrazia laggiù. No, non abbiamo visto mai la democrazia. Abbiamo visto soltanto l'ipocrisia. Noi non vediamo alcun Sogno Americano. Abbiamo vissuto solo l'Incubo Americano. 

(Malcolm X/Denzel Washington in "Malcolm X", di Spike Lee - 1992)



 

 

domenica 22 agosto 2021

Cibo #6

mattatore12
Vittorio Gassman e Anna Maria Ferrero in “Il mattatore” di Dino Risi - 1960

 

venerdì 20 agosto 2021

Incipit 34/100

“Mi buttarono fuori dal camion verso mezzogiorno. C'ero saltato sopra la notte, giù al confine, e appena steso sotto il telone, nel fieno, mi ero addormentato. Sonno ne avevo un bel po', dopo tre settimane a Tijuana, e dormivo ancora ancora quando si fermarono a uno slargo per far freddare il motore. Videro spuntare un piede e mi tirarono giù. Provai a cavarmela con qualche frottola, ma come parlare al muro; sicché fine della corsa. Però mi diedero una sigaretta, e mi incamminai sulla strada in cerca di qualcosa da mangiare.”

(Il postino suona sempre due volte, di James M. Cain – trad. Franco Salvatorelli)



 

lunedì 16 agosto 2021

Citazioni Cinematografiche n.420

Una cosa però l'ho imparata da tutta questa vicenda. No, anzi: due. La prima è che i medici sanno parlare, però non sanno ascoltare; e ora sono circondato da tutte le medicine inutili che ho preso nel corso di un anno. La seconda cosa che ho imparato è che la mattina, prima della colazione, fa bene bere un bicchiere d'acqua. 

(Nanni/Nanni Moretti in "Caro diario", di Nanni Moretti - 1993)



 

domenica 15 agosto 2021

venerdì 13 agosto 2021

Incipit 33/100

“Avevo finito la torta e stavo prendendo una seconda tazza di caffè quando lo vidi. Il treno merci di mezzanotte era arrivato da pochi minuti e lui stava sbirciando dentro il ristorante da un lato della vetrina, quello più vicino alla stazione, riparandosi gli occhi con la mano e battendo le palpebre per la luce. Vide che lo guardavo e il suo volto tornò a svanire nell'oscurità. Ma sapevo che era ancora lì. Sapevo che stava aspettando. I barboni mi prendono sempre per un bersaglio facile.”

(L'assassino che è in me, di Jim Thompson – trad. Anna Martini)


 

 

martedì 10 agosto 2021

Finestra

 

Mi piace infinitamente quando mi trovo in una camera buia e vedo la luce di una finestra aprire un immenso orizzonte.
(Giovanni Giacomo Casanova, da "Storia della mia vita")


 

 

lunedì 9 agosto 2021

Citazioni Cinematografiche n.419

Lei si sente sempre in colpa. Sempre responsabile di quello che succede. Ma non tutto nella vita può essere determinato da noi. Noi facciamo quello che possiamo fare. Forse bisognerebbe imparare ad aspettare e non avere sempre un compito. Bisognerebbe imparare ad oziare che non significa essere passivi. Ma avere un rapporto più rilassato con la vita, con il mondo, eh? Che ne dice? 

(Giovanni/Nanni Moretti in "La stanza del figlio", di Nanni Moretti - 2001)



 

domenica 8 agosto 2021

venerdì 6 agosto 2021

Incipit 32/100

“Nei giorni di cielo coperto Robert Neville non era mai sicuro del tramonto del sole e capitava che loro uscissero in strada prima del suo rientro.

Se fosse stato più analitico, avrebbe saputo prevedere il loro arrivo con una certa approssimazione; ma si ostinava a mantenere l'abitudine di tutta una vita di calcolare il calar delle tenebre guardando il cielo, un metodo che nelle giornate nuvolose non funzionava. Ecco perché in quelle occasioni non si allontanava mai troppo.”

(Io sono leggenda, di Richard Matheson – trad. Simona Fefè)

 



 

 

giovedì 5 agosto 2021

I nomi delle strade


I NOM DAL STRÈDI

Al strèdi a gli è
tòti ad Mazzini, ad Garibaldi
a gli è di pèpa
ad quei chi scréiv,
chi dà di cmand, chi fa la guèra.
E mai ch’u t’capita d’avdéi
Vea d’éun  che fèva i brétt
Vea d’éun che stèva sòta un zris
Vea d’éun ch’u n’ à fatt gnént
parchè l’andeva a spass
s’una cavala.
E pansè che e’ mònd
l’è fatt ad zénta cume mè
ch’l’a magna i radécc
ma la finestra
cunténta ad stè l’instèda
Si pii néud.

(Nino Pedretti)


I NOMI DELLE STRADE

Le strade sono
tutte di Mazzini, di Garibaldi,
son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva i berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio
alla finestra
contenta di stare, d’estate,
a piedi nudi.

(da Al vòuṣi e altre poesie in dialetto romagnolo, Einaudi, 2007)


 

martedì 3 agosto 2021

Samuel Stern #18 - Nella gabbia

Numero nel complesso leggermente al di sotto dei precedenti, secondo me, questo "Nella gabbia", albo 18 della serie Samuel Stern.

Buoni l'indagine e l'approfondimento nel mondo della boxe. Diviene l'occasione per proporre uno spaccato dell'universo degli sport di lotta, dove convivono tratti affascinanti come anche ombre ed aspetti inquietanti. Le emozioni, anche quelle più forti e rischiose, la rabbia ed il rancore si incontrano e possono dare origine ad una miscela pericolosa, quando non addirittura letale per se stessi e per gli altri. Qui, o meglio a questo punto entrano in gioco i demoni, spesso alla ricerca di esseri umani da possedere.



 

Meno buona la resa grafica, dal momento che paradossalmente i disegni di questo action-thriller con scarsi elementi horror, pur espressivi nei momenti di dialogo e di raccordo, rendono poco l'azione. Peccato perché lo sport, quindi anche la boxe, necessita che le tavole trasmettano quel senso di dinamicità, di movimento che ne è alla base.

La situazione ovviamente non è così grave, ma rimane comunque un pizzico di rammarico.

lunedì 2 agosto 2021

Citazioni Cinematogtrafiche n.418

Carol: Che strana ragazza è lei.
Therese: Perché?
Carol: Piovuta dallo spazio.

(Carol Aird/Cate Blanchett e Therese Belivet/Rooney Mara in "Carol", di Todd Haynes - 2015)



 

domenica 1 agosto 2021