Halloween è l'unico giorno dell'anno in cui un'anima del purgatorio può essere liberata: se prega a sufficienza finalmente può accedere al paradiso.
(Vincent Volaju in “Cowboy Bebop: il film”, di Shinichiro Watanabe - 2001)
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Halloween è l'unico giorno dell'anno in cui un'anima del purgatorio può essere liberata: se prega a sufficienza finalmente può accedere al paradiso.
(Vincent Volaju in “Cowboy Bebop: il film”, di Shinichiro Watanabe - 2001)
“Sono le sei del pomeriggio e la luce è quella esatta delle sei del pomeriggio, fine estate: calda e gialla, appena velata di rosa in fondo alla campagna. Nel parcheggio davanti al palazzo c'è soltanto una macchina, una fiesta blu, coperta di polvere e sabbia. Il sole batte sul vetro dello specchietto retrovisore e torna indietro, una lama, sul caschetto biondo della bambina ferma in mezzo allo spiazzo. ”
(Dei bambini non si sa niente, di Simona Vinci)
Io volevo insegnarle che cos'è la parola, altrimenti l'obbedienza non ha significato. Obbedire senza capire è un'altra forma di cecità.
(Annie Sullivan/Anne Bancroft in “Anna dei miracoli”, di Arthur Penn - 1962)
“Quella sera gli ospiti erano riuniti nell'appartamento di Boris Makover, nell'Upper West Side. Il palazzo di abitazioni dove aveva appena traslocato gli ricordava Varsavia. Costruito attorno a un grandissimo cortile, dava sulla Broadway da un lato e su West End Avenue dall'altro. Il cabinet de travail - o studio, come lo chiamava sua figlia Anna - aveva una finestra che dava sul cortile, per cui ogni volta che gettava un'occhiata fuori, Boris poteva quasi immaginare di essere di nuovo a Varsavia. Sempre tranquillo al suo centro, il cortile racchiudeva un giardinetto circondato da uno steccato. Di giorno il sole risaliva lentamente la parete di fronte. Bambini scorrazzavano sull'asfalto giocando, fumo si levava dal camino, passeri svolazzavano e cinguettavano.”
(Ombre sull'Hudson, di Isaac Bashevis Singer – trad. Mario Biondi)
Victor Frankenstein: Prendiamo il vaccino per esempio. Trent'anni fa l'intero concetto della vaccinazione era inaudito e ora salviamo delle vite ogni giorno. Ma non è tutta qui la risposta.
Henry Clerval: Che vuoi dire?
Victor Frankenstein: Che prima o poi il modo migliore per ingannare la morte sarà creare la vita.
Henry Clerval: Ora superi il limite. C'è un solo Dio, Victor.
Victor Frankenstein: No, lascia stare Dio. Senti, se amassi qualcuno che ha il cuore malato non vorresti fargliene uno sano?
Henry Clerval: Impossibile.
Victor Frankenstein: No, non è impossibile. Si può fare. Ci siamo vicini. E se possiamo sostituire una parte di un essere umano, possiamo sostituirle tutte e se possiamo fare questo, possiamo plasmare una vita. Possiamo creare un essere che non invecchierà e non si ammalerà. Un essere più forte di noi, migliore di noi. Un essere più intelligente di noi... più illuminato di noi!
(Victor Frankenstein/Kenneth Branagh e Henry Clerval/Tom Hulce in “Frankenstein di Mary Shelley”, di Kenneth Branagh - 1994)
“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto. Il fatto è che non volevo vivere quella che non era una vita a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, succhiare tutto il midollo di essa, volevo vivere da gagliardo spartano, per sbaragliare ciò che vita non era, falciare ampio e raso terra e riporre la vita lì, in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici.”
(Henry David Thoreau, da “Walden ovvero Vita nei boschi” - trad. Piero Sanavio)
“Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro: il papa e lo zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi.”
(Il Manifesto del Partito Comunista, di Karl Marx e Friedrich Engels – trad. Lucio Caracciolo)
Tanto per cominciare, la legge la conosciamo anche noi... e allora? Puoi mica venire qua a fare tutto 'sto casino gratis, no? Ce l'abbiamo il mandato di cattura? Se ce l'abbiamo, ragioniamo; se no, passi lunghi e ben distesi!
(Giulio Basletti/Ugo Tognazzi in “Romanzo Popolare”, di Mario Monicelli - 1974)
“"Scherzi di cattivo genere non ne faccia; non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono" raccomandò la donna della locanda al vecchio Eguchi.
Al piano superiore probabilmente c'erano solo la stanza di otto tatami, in cui Eguchi stava parlando con la donna, e quella da letto attigua; da quanto aveva visto, anche al pianterreno non c'era salotto né altro, e dunque non si poteva parlare di una vera locanda. Fuori mancava persino l'insegna. Né il segreto di quella casa consentiva forse di affiggerne. All'interno non si udiva alcun rumore. A parte la donna che aveva accolto il vecchio Eguchi al cancello chiuso a chiave, e con la quale egli stava ora parlando, non si vedeva nessuno; e a lui, giunto là per la prima volta, non era chiaro se la donna fosse la padrona o un'inserviente. Sembrava comunque opportuno non fare domande superflue.”
(La casa delle belle addormentate, di Yanusari Kawabata – trad. Mario Teti)
San Camillo, san Camillo fammi stare un po' tranquillo, san Tommaso, san Tommaso or mi vien la mosca al naso, san Clemente, san Clemente fa che io sia molto paziente perché se perdo la pazienza devo fare penitenza.
(Padre Pedro/Bud Spencer in “Porgi l'altra guancia”, di Franco Rossi - 1974)