lunedì 14 ottobre 2024

Citazioni Cinematografiche n.585

 

Enrico: Sono libero, e tu finalmente puoi venire a vivere a casa mia.
Claudia: E devo lasciare l'ufficio?
Enrico: No cara, perché? Puoi continuare a lavorare in ufficio per me. Vuol dire che la sera stacchi un'ora prima, vai a casa e prepari tutto: un bagno caldo, un aperitivo, una bella cenetta.
Claudia: E magari dopo cena lavo i piatti, la biancheria, stiro le camicie. E così tu con un solo stipendio hai un'amante, una segretaria e una cameriera.
Enrico: No, non preoccuparti cara, dato che al momento sei la mia donna e vieni a vivere con me, non mi sembra di buon gusto darti uno stipendio.
Claudia: Ma vaffanculo!
(Enrico Melotti/Alberto Sordi e Claudia/Catherine Spaak in “Io e Caterina”, di Alberto Sordi - 1980)







lunedì 7 ottobre 2024

Citazioni Cinematografiche n.584

 

Ken: Nello stesso tempo, pur cercando di condurre una vita retta, devo conciliare la cosa con il fatto che io ho ucciso delle persone. Non moltissime in effetti, e per lo più non erano brave persone. A parte una, in realtà...
Ray: Chi era?
Ken: Il fratello di Danny Aliban, cercava di proteggere suo fratello. L'avrei fatto anch'io. Era un volontario del traffico. Mi ha assalito con una bottiglia, che dovevo fare? Gli ho sparato in fronte.
Ray: Per quanto mi riguarda, mi dispiace, se mi assali con una bottiglia... è un'arma letale, devi accettarne le conseguenze.
Ken: Anch'io la penso così, anche se cercava solo di proteggere il fratello.
Ray: Lo so, ma una bottiglia può uccidere. Si trattava di te o di lui; se ti avesse assalito a mani nude era diverso, non sarebbe stato giusto.
Ken: In effetti anche le mani possono essere letali, si può uccidere anche a mani nude, poteva conoscere il Karate.
Ray: Ma se era un volontario del traffico!
Ken: Perché, non poteva conoscere il Karate?
Ray: Come fa un volontario del cazzo a conoscere il Karate?!
Ken: Era solo per dire!
Ray: Quanti anni aveva?
Ken: Sui cinquanta...
Ray: Come cazzo fa un volontario di cinquant'anni a conoscere il Karate?! Che cazzo era, un volontario cinese?!

(Ken/Brendan Gleeson e Ray/Colin Farrell in “In Bruges – La coscienza dell'assassino”, di Martin McDonagh - 2008)





sabato 5 ottobre 2024

Sulla strada

 


Quando si viaggia in macchina attraverso gli Stati Uniti, inizialmente le distanze possono sembrare una cosa marginale, uno scomodo dato di fatto con cui fare i conti, al massimo la ragione per cui bisogna guidare parecchie ore per spostarsi da una città all’altra: a un certo punto però, un centinaio di chilometri dopo l’altro, una stazione di servizio dopo l’altra, queste grandi distanze cominciano ad acquisire un significato nuovo, e ci si chiede se l’America non sia soprattutto quello che sta in mezzo, tra un posto e l’altro.”

(Francesco Costa, “Questa è l'America”)


"Western Motel", Edward Hopper



lunedì 30 settembre 2024

Citazioni Cinematografiche n.583

 

Più le cose cambiano, più restano le stesse.

(Jena Plissken/Kurt Russell in “Fuga da Los Angeles”, di John Carpenter - 1996)






mercoledì 25 settembre 2024

Carcere, castigo, dolore

 

La ronda dei carcerati (1890), Vincent Van Gogh - museo Puskin di Mosca


La critica spesso rivolta, nella prima metà del secolo XIX, al sistema carcerario (la prigione non è sufficientemente punitiva: i detenuti hanno meno freddo, meno fame, minori privazioni, nel complesso, di molti poveri e persino di molti operai) indica un postulato che non è mai stato chiaramente abbandonato: è giusto che un condannato soffra fisicamente più degli altri uomini. La pena ha difficoltà a dissociarsi da un supplemento di dolore fisico. Cosa sarebbe, un castigo incorporeo?”

(Michel Foucault, “Sorvegliare e Punire” - Einaudi)






lunedì 23 settembre 2024

Citazioni Cinematografiche n.582

 

Vedi Lucianì, quando si rischia la vita con qualcuno resti sempre attaccato a quelle persone come se il momento non fosse mai passato e quelle persone ti dovessero ancora salvà, perché il pericolo è rimasto sempre immantinente.

(Antonio/Nino Manfredi in “C'eravamo tanto amati”, di Ettore Scola - 1974)





lunedì 16 settembre 2024

Citazioni Cinematografiche n.581

 

Non è controllabile la vita, e non finisce in modo perfetto! Solo l'arte puoi controllare. L'arte e la masturbazione: due campi in cui sono un'indiscussa autorità.

(Sandy Bates/Woody Allen in “Stardust Memories”, di Woody Allen - 1980)






lunedì 9 settembre 2024

Citazioni Cinematografiche n.580

 

Duca Leto Atreides: Che dicevamo di questo buco infernale?
Gurney Halleck: Qui ti lavi le chiappe con la sabbia, mio Signore.

(Leto Atreides/Timothée Chalamet e Gurney Halleck/Josh Brolin in “Dune”, di Denis Villeneuve - 2021)





venerdì 6 settembre 2024

Giallo, Noir & Thriller/94

 

Titolo: Luce della notte

Autore: Ilaria Tuti

Editore: Longanesi


Un noir con tratti da mistery, più che un “giallo” in senso stretto, quello che il lettore può godersi in “Luce della notte”, romanzo della serie dedicata alla profiler Teresa Battglia.

Il commissario, che abbiamo già conosciuto in “Fiori sopra l'inferno” e “Ninfa dormiente”, oltre a convivere con i propri malanni, dolori e traumi, si trova giorno dopo giorno ad affrontare una malattia che le sta rubando la propria vita. Si abbina nel corso della lettura un'altra malattia, di cui è vittima una bambina, motore, attraverso i suoi sogni, dell'indagine che vede protagonisti Battaglia, Marini e l'intera squadra.

In questo romanzo si sviluppa e cresce il rapporto fra Teresa Battaglia e l'ispettore Marini, personaggio che mi aveva un po' urtato nel precedente episodio, oltre a venire proposti altri elementi e dettagli delle loro vite.

Non ci sono particolari approfondimenti, ma la lettura è coinvolgente e in fondo accresce la curiosità sui vari componenti la squadra investigativa e come si rapportano al potere, ai drammi, alla Storia ed alle varie storie.

La scrittura risulta efficace e per fortuna concreta, seppur presente una apprezzabile, perché contenuta, cifra lirica, che fa sì che l'autrice riesca a distinguersi dai colleghi impegnati in thriller contemporanei.


Chiara ha fatto un sogno. E ha avuto tantissima paura. Canta e conta, si diceva nel sogno, ma il buio non voleva andarsene. Così, Chiara si è affidata alla luce invisibile della notte per muovere i propri passi nel bosco. Ma quello che ha trovato scavando alle radici dell’albero l’ha sconvolta. Perché forse non era davvero un sogno. Forse era una spaventosa realtà. Manca poco a Natale, il giorno in cui Chiara compirà nove anni. Anzi, la notte: perché la bambina non vede la luce del sole da non sa più quanto tempo. Ci vuole un cuore grande per aiutare il suo piccolo cuore a smettere di tremare. È per questo che, a pochi giorni dalla chiusura del faticosissimo e pericoloso caso narrato in Fiori sopra l'inferno e dalla scoperta di qualcosa che dovrà tenere per sé, Teresa Battaglia non esita a mettersi in gioco. Forse perché, nonostante tutto, in lei batte ancora un cuore bambino. Lo stesso che palpita, suo malgrado, nel giovane ispettore Marini, dato che pur tra mille dubbi e perplessità decide di unirsi al commissario Battaglia in quella che sembra un’indagine folle e insensata. Già, perché come si può anche solo pensare di indagare su un sogno? Però Teresa sa, anzi, sente dentro di sé che quella fragile, spaurita e coraggiosissima bambina ha affondato le mani in qualcosa di vero, di autentico… E di terribile.(da longanesi.it)

lunedì 2 settembre 2024

Citazioni Cinematografiche n.579

 

Povera Mary Fisher, sta imparando che gli uomini che bruciano d'amore per un'amante si raffreddano subito quando l'amante comincia a fare la moglie.

(Ruth Patchett/Roseanne Barr in “She-Devil - Lei, il diavolo”, di Susan Seidelman - 1989)





venerdì 30 agosto 2024

lunedì 26 agosto 2024

Citazioni Cinematografiche n.578

 

Erano anni che non vedevo New York...

(Jena Plissken/Kurt Russell in “1997: fuga da New York”, di John Carpenter - 1981)







lunedì 19 agosto 2024

Citazioni Cinematografiche n.577

 

La ragazza: Questa la chiamano musica classica, vero?
Richard Sherman: Sì.
La ragazza: L'ho capito perché non cantano.
(La ragazza/Marilyn Monroe e Richard Sherman/Tom Ewell in “Quando la moglie è in vacanza”, di Billy Wilder – 1955)




lunedì 12 agosto 2024

Citazioni Cinematografiche n.576

 

Richard: Se vogliamo intrattenere rapporti felici e armoniosi, la prego di non rispondere a una domanda con un'altra domanda. È chiaro?
Gabrielle: Perché, l'ho fatto?
Richard: Ecco che incomincia a rispondere con una domanda ad un'altra domanda.

(Richard Benson/William Holden e Gabrielle Simpson/Audrey Hepburn in “Insieme a Parigi”, di Richard Quine - 1964)