lunedì 31 gennaio 2022

Citazioni Cinematografiche n.444

Atticus: Se riesci a imparare una cosa sola, vedrai che ti troverai molto meglio anche a scuola. Non riuscirai mai a capire una persona se non cerchi di vedere le cose anche dal suo punto di vista.

Scout: E cioè?

Atticus: Devi cercare di metterti nei suoi panni e andarci a spasso.

Scout: Ma se io seguito ad andare a scuola non potremo più leggere insieme.

Atticus: Scout, lo sai che cos'è un compromesso?

Scout: Fregare la legge?

Atticus: Ehm... no. È un accordo, è un venirsi incontro a mezza strada. Senti, sai che facciamo? Tu accetti il principio che si deve andare a scuola, e io continuerò a farti leggere lo stesso tutte le sere, come abbiamo fatto finora. Affare fatto?

(Atticus Finch/Gregory Peck e Scout/Mary Badham in “Il Buio oltre la siepe”, di Robert Mulligan – 1962)




domenica 30 gennaio 2022

Di cose che sono anche altre cose


Sapete cosa mi preoccupa davvero, è quando qualcuno vi dice che il suo telefonino è anche una macchina fotografica. Lo detesto. Cosa c'è di male ad avere qualcosa che è proprio quello che è, ed essere felici? Mi fa venire voglia di dir loro…“I miei occhiali da sole sono anche un triciclo.” Ma non lo faccio…

(Tom Waits)




venerdì 28 gennaio 2022

Incipit 57/100

“L'uomo in grigio decise che avrebbe rubato i famosi diamanti Glen a mezzanotte. Purché fossero ancora nella cassaforte e l'appartamento fosse deserto. Questo doveva assolutamente saperlo con certezza. Perciò spiava e attendeva. Alle sette e mezzo la sua pazienza fu ricompensata.”

(Il Quarto Protocollo, di Frederick Forsyth – trad. Roberta Rambelli)


 


martedì 25 gennaio 2022

lunedì 24 gennaio 2022

Citazioni Cinematografiche n.443

La sola prova dell'esistenza del diavolo, è il nostro desiderio di vederlo all'opera.

(Guglielmo da Baskerville/Sean Connery in “Il nome della rosa”, di Jean-Jacques Annaud - 1986)




domenica 23 gennaio 2022

Caffè #10

 

Ahmed Hefiane in “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati - 2007

venerdì 21 gennaio 2022

Incipit 56/100

“La bimba dormiva nella carrozzina sul retro della casa. Aveva otto mesi ed era avvolta in una coperta lavorata all'uncinetto, come la cuffietta che portava in testa, legata con un nastro sotto il mento. Era all'ombra di un acero, dietro cui si stagliava il bosco, simile a un muro nero. La madre era in cucina. Non poteva vedere la carrozzina dalla finestra, ma non era minimamente in pensiero per la piccola.”

(Al lupo, al lupo, di Karin Fossum – trad. Margherita Podestà)


 

martedì 18 gennaio 2022

Cos'è l'odio

L'odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. Bisogna esserne avari.

(Charles Baudelaire)




lunedì 17 gennaio 2022

Citazioni Cinematografiche n.442

Mikael: Che cosa ti hanno fatto per diventare così? Tu conosci tutto di me, di te invece non so niente, non so niente...

Lisbeth: Infatti non sai niente.

(Mikael Blomkvist/Michael Nyqvist e Lisbeth Salander/Noomi Rapace in “Uomini che odiano le donne”, di Niels Arden Oplev - 2009)



 


domenica 16 gennaio 2022

venerdì 14 gennaio 2022

Incipit 55/100

Recuperarono il cadavere l'8 luglio, poco dopo le tre del pomeriggio. Era quasi intatto, non doveva essere rimasto in acqua a lungo. Il ritrovamento del corpo dipese, tutto sommato, da un caso; e rinvenirlo così presto avrebbe dovuto essere d'aiuto alle indagini della polizia”.

(Roseanna, di Maj Sjőwall e Per Wahlőő – trad. Renato Zatti)





mercoledì 12 gennaio 2022

Inverno

 

La gazza, Claude Monet

Respirano lievi gli altissimi abeti
racchiusi nel manto di neve.
Più morbido e folto quel bianco splendore
riveste ogni ramo, via via.
Le candide strade si fanno più zitte:
le stanze raccolte, più intense.
Rintoccano l'ore. Ne viene
percosso ogni bimbo, tremando.
Di sovra gli alari, lo schianto di un ciocco
che in lampi e faville, rovina.
In niveo brillar di lustrini
il candido giorno là fuori s'accresce,
diviene sempiterno, infinito.

(Rainer Maria Rilke, da Liriche – Trad. Vincenzo Errante)





lunedì 10 gennaio 2022

Citazioni Cinematografiche n.441

Padre Francisco: Una libertà che elimina la vita non è libertà.

Ramon Sampedro: E una vita che elimina la libertà? Neppure è vita

(Padre Francisco/José Maria Pou e Ramon Sampedro/Javier Bardem in “Mare dentro”, di Alejandro Amenabar - 2005)





domenica 9 gennaio 2022

venerdì 7 gennaio 2022

Incipit 54/100

Carter 'Doc' McCoy aveva ordinato di svegliarlo alle sei e stava già allungando la mano all'apparecchio quando il portiere notturno lo chiamò. Si era sempre svegliato facilmente e piacevolmente; tipico di un uomo senza un rimpianto per il passato e del tutto fiducioso e sicuro di sé nell'affrontare ogni nuovo giorno. Dodici anni di routine carceraria non avevano fatto che plasmare le sue tendenze naturali trasformandole in abitudine”.

(In fuga, di Jim Thompson – trad. Anna Martini)




martedì 4 gennaio 2022

Giallo, Noir & Thriller/84

 


Titolo: I demoni di Berlino

Autore: Fabiano Massimi

Editore: Longanesi- 2020

I demoni di Berlino” riprende protagonisti, situazione storica e ritmo del precedente “L'angelo di Monaco”.

Un noir a sfondo storico, quindi, anzi più che sfondo ci si trova di fronte alla Storia, quella dai tratti più tragici del '900, o quantomeno ad una possibile versione di uno degli avvenimenti che hanno segnato lo scorso secolo. I giorni immediatamente precedenti l'incendio del Reichstag, il parlamento dell'allora Repubblica di Weimar, con il successivo inevitabile (?) processo di nazificazione della Germania anni 30.


Fabiano Massimi dopo averci portato in giro per Monaco, ora ci fa viaggiare da Vienna a Berlino, mettendoci nella condizione di fare la conoscenza oltre che della città anche dell'inizio del nazionalsocialismo al potere.


Ritmo e risvolti da spy story tinta di noir contraddistinguono questo romanzo, elementi che faranno felici più gli estimatori del genere che quelli appassionati di Storia e Società.

A mio parere spendere tre quarti del libro alla ricerca di una donna scomparsa, per quanto importante per il protagonista, il commissario Sauer che abbiamo già conosciuto nel precedente libro a lui dedicato, rende un po' pesante la lettura e la gestione del tutto.

Se si decide di optare per questa soluzione, da lettore mi aspetto che ne valga la pena e che tutte le complicazioni e le svolte che il protagonista deve affrontare alla fine vengano ben valorizzate e la donna in questione risulti interessante e magari che ci si trovi a provare un po' di empatia nei suoi confronti. Purtroppo alla lunga ho preso in antipatia Rosa, la ragazza di cui Sauer si è innamorato e che lo ha abbandonato a Vienna. Lo ha fatto per una causa in cui credeva, unirsi alla Resistenza per l'urgenza di arginare la marcia dei nazionalsocialisti verso le massime cariche politiche, ma lo svolgersi del romanzo, pur intricato, avvincente e pieno di sorprese, me l'ha fatta detestare.

Probabilmente rientra nei miei limiti caratteriali, ma fra tutti i personaggi, ben delineati ed accattivanti, quello di Rosa inficia il risultato, che sarebbe potuto essere a mio avviso migliore e farmi propendere per un giudizio al limite dell'entusiastico.


Berlino, 27 febbraio 1933. Alle nove di sera le strade della città sono deserte per colpa del freddo pungente. Fino a quel momento, la serata è identica a tante altre che segnano la fine dell’inverno tedesco. Ma in un attimo cambia tutto: i pompieri della città ricevono una chiamata concitata. Devono accorrere al Reichstag, il parlamento, perché qualcuno ha appiccato il fuoco. Sulla scena, in un tempo troppo breve, giungono anche Adolf Hitler e Hermann Göring, che non perdono tempo a indicare i colpevoli dell’attentato: i comunisti. Nell’arco di poche ore, il segretario del sempre più potente partito nazionalsocialista chiede e ottiene lo stato di emergenza. E, nell’arco di pochi mesi, vince le elezioni con il 44 per cento delle preferenze. Ma chi ha ordito davvero la trama dell’attentato che ha innescato la concatenazione di eventi più tragica della storia dell’umanità? Chi era a conoscenza di questi piani? E chi, pur sapendo, non è intervenuto? O forse qualcuno ci ha provato? Qualcuno che ora vive a Vienna e si guadagna da vivere come custode; qualcuno che ogni volta che esce di casa deve lasciare un capello tra lo stipite e la maniglia della porta d’ingresso; qualcuno che nasconde una pistola sotto al cappotto. Qualcuno che era noto come commissario Sigfried Sauer della polizia di Monaco.(da ibs.it)




lunedì 3 gennaio 2022

Citazioni Cinematografiche n.440

Certo, sono un'imbrogliona, una bugiarda, una ladra... ma sono onesta.

(Marnie/Tippie Hedren in “Marnie”, di Alfred Hitchcock - 1964)






domenica 2 gennaio 2022

Caffè #7

 

Giuseppe Cederna e Claudio Bigagli in “Mediterraneo”, di Gabriele Salvatores - 1991

sabato 1 gennaio 2022