Presso le porte Scee con Astianatte
fra i cedri pensierosi t’ho incontrato,
immagine di me, immagine mia,
e in quant’altre città, spinta dal tempo
forse a significarmi;
subito rifuggita via nell’ombra
più volte, più volte per i secoli.
Lungo quant’altre mura ti ricordo
con i chiari fanciulli nel silenzio
della sera pei chiassi e le piazzole;
t’inchinavi a giuocare sostenuto
forse dal mio destino, sotto il fuoco
scuro della mia stella.
(Mario Luzi, da Un brindisi, Garzanti 1946)
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