“Più d’uno, soprattutto nei circoli intellettuali, seguita a deplorare pubblicamente che la Germania costringesse Einstein a fare fagotto; ma sembra che costoro non si rendano conto che il delitto molto più grave fu uccidere il piccolo Hans Cohn, che abitava all’angolo, anche se non era un genio.”
(da “La banalità del male”, di Hanna Arendt – trad. Piero Bernardini)
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