"E in tutto quel piangere, quel credere di chiamare a gran voce qualcuno, una sola cosa riusciva a pensare: che non aveva un posto dove andare, non poteva riconoscersi in un momento qualunque, non era atteso, non disponeva di una destinazione nello spazio come nel tempo; mentre avanzava con tanta furia restava fermo, seguitando a schiantarsi sempre intorno allo stesso punto."
(Ian McEwan, “Bambini nel tempo” - trad. Susanna Basso)
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