Pat: È solo lavoro, sa, qualcosa che mi tiene attivo. La mia vera passione è il mio hobby.
Mary: Davvero? E quale sarebbe?
Pat: Lavoro coi ritardati mentali.
Mary: Non è politicamente inesatto?
Pat: Be', vaffanculo, nessuno può venire a dirmi con... con chi posso o non posso lavorare. No.
Mary: No, intendevo dire...
Pat: Abbiamo questo ragazzo, Mongo, ha una fronte grande quanto un drive-in, ma è un bravo ragazzo, perciò non gli stiamo tanto addosso. E così un giorno Mongo è uscito dalla sua gabbia.
Mary: Cosa, lo tengono in una gabbia?
Pat: Be', è solo una recinzione.
Mary: Lo tengono rinchiuso?
Pat: Sì, esatto.
Mary: È una stronzata!
Pat: È quello che ho detto io. Così sono uscito e gli ho comprato un... gli ho comprato un guinzaglio.
Mary: Un guinzaglio?
Pat: Sì, uno di quelli che si possono agganciare alla corda del bucato. Lui corre avanti e indietro, su e giù, e... e ha tutto lo spazio che vuole per scavare, giocare... quel ragazzo è veramente... come posso dire... rifiorito! E adesso me lo posso portare al cinema, alle partite di baseball... Insomma un divertimento. Un gran divertimento.
Mary: Da panico.
Pat: Oh, sì, per loro è da panico, mentre per me è molto di più... per me è una gioia infinita. Sa, quei rincoglioniti sono la cosa più bella che mi poteva capitare in questo pazzo mondo.
(Pat Healy/Matt Dillon e Mary Jensen in “Tutti pazzi per Mary”, di Peter e Bobby Farrelly - 1998)
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