Dimitrij: Sergej Petrowitsch voi sapete meglio di me che vi sono stato costretto.
Sergej Petrowitsch Kotov:
Oh, da chi? Chi ti ha costretto? Dimmi? Mio candido angelo. Io non ti
conoscevo nemmeno nel '23, non avevo mai sentito parlare di te. Ti hanno
comprato, come una puttana, in franchi ti hanno comprato.
Dimitrij:
Io non vi consento di parlarmi così. Io volevo soltanto una cosa:
tornare in questa casa. Ci avevo creduto, me l'avevano promesso, i
vostri amici me l'avevano promesso: "fallo" mi dissero "e noi ti faremo
tornare". Ma mi hanno ingannato e mi hanno preso tutto. Tutto! La vita,
il mio lavoro, l'amore, Marusia, la fede, la patria, tutto mi hai preso!
Sergej Petrowitsch Kotov:
Ah, ecco ora capisco perché sei tornato, per godere, per gioire delle
tue offese, per assaporarle goccia a goccia, per sorseggiarle. E dopo,
paf!: "cittadino Kotov siete in arresto".
Dimitrij: Sì, devo riconoscere che un reato grave io l'ho commesso, sono venuto ad avvisarvi.
Sergej Petrowitsch Kotov:
Menti, continui a mentire. Ti comporti come una puttana, come l'ultima
delle puttane, hai mentito di qua e di là, perché dopo ne tenessi conto.
Lo sai come andrà a finire questa storia? Chi oserà toccarmi? Chi oserà
toccarmi? L'eroe della rivoluzione, il leggendario Colonnello, chi? Chi
oserà toccare Kotov?
Dimitrij: Ti ricorderò tutto questo.
Sì, ti voglio vedere tra cinque giorni, voglio proprio vedere, quando ti
ritroverai ricoperto di merda fino al collo! Quando scriverai di tuo
pugno la confessione che dal 1920 hai fatto la spia per i tedeschi e dal
1923 anche per i giapponesi. Quando confesserai che sei un terrorista e
che hai organizzato un attentato alla vita del compagno Stalin, e se
non vorrai firmare, lurida carogna, ci faremo carico di ricordarti che
hai una moglie e una figlia!
(Dimitrij/Oleg Menshikov e Sergej Petrowitsch Kotov/Nikita Michalkov in "Sole ingannatore", di Nikita Michalkov - 1994)
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