“O Muse della Pieria che date gloria coi carmi, cantate qui Zeus e celebrate vostro padre, per opera del quale gli uomini mortali sono in pari modo illustri e oscuri, noti e ignoti per volere del possente Zeus. Facilmente, infatti, egli infonde forza, facilmente opprime il forte, facilmente abbatte l'illustre e innalza l'ignoto, facilmente addrizza il tortuoso e atterra l'orgoglioso, Zeus altotonante che abita le eccelse magioni. Ascoltatemi, volgendo lo sguardo e l'orecchio, indirizza secondo giustizia le leggi, tu! Ed io a Perse esporrò la verità.”
(Le Opere e i Giorni, di Esiodo – trad. Lodovico Magugliani)
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