Titolo: Visto per Shanghai
Autore: Qiu Xiaolong
Traduttore: Paola Vertuani
Editore: Marsilio - 2008
L’ispettore
Chen Cao è una figura che “rimane”,
così atipica rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un orientale, cinese nello
specifico. Stereotipi e cliché messi da parte, è proprio il suo personaggio che
rende accattivante la lettura di questo romanzo, altrimenti un po’ noioso e
tutto sommato privo di momenti intensi e con colpi di scena francamente
prevedibili, perciò poco efficaci.
La
forza e il merito va dunque al protagonista (anche
se dopo un po’ annoia pure lui!), che con la scusa di fare da
guida-interprete per l’ispettrice statunitense Catherine Roth accompagna il
lettore per Shanghai e le province
della Cina contemporanea, con un occhio alla Rivoluzione Culturale fra città e campagna. Il rapporto fra i due
ispettori è stereotipato quanto basta, ma non disturba troppo, mentre l’uso (abuso?) di proverbi e modi di dire e
l’attenzione quasi maniacale verso ricette, bevande, usi e costumi tradizionali
e moderni alla lunga appesantisce la lettura. Sembra quasi che il nocciolo del
romanzo si risolva nel tentativo di tracciare un quadro della Cina di oggi e di
ieri, tra poesie, descrizioni di usanze, rievocazione di eventi, proverbi
cinesi che parlano di una saggezza millenaria e degustazioni varie.
Tutto
sommato gli elementi per un bel noir, o quantomeno un efficace giallo, c’erano,
mentre l’autore, emigrato dalla Cina negli Stati Uniti alla fine degli anni 80,
si concentra più su ricostruzioni e riflessioni quasi sicuramente venate di
autobiografia a scapito del plot narrativo, comunque non privo di una leggera
tensione e non disprezzabile sebbene, in ultima analisi, “piatto”. L’inizio di “Visto per Shanghai” faceva sperare di
meglio, la sensazione di un’occasione poco sfruttata permane a lungo e fa
pensare che un abbozzo di trattato socio-culturale non debba essere mascherato
da romanzo giallo.
Voto: 6+
Feng Dexiang, arrestato negli Stati Uniti, promette alle autorità
americane di testimoniare in un processo contro un capo di una Triade cinese, a
patto che la moglie, Wen Liping, possa lasciare la Cina e raggiungerlo in
America. Il governo cinese cede a malincuore alla richiesta, ma quando
l'ispettrice Catherine Rohn arriva a Shanghai per prelevare la donna e scortarla
oltreoceano, Wen è misteriosamente scomparsa. Vittima di un rapimento
organizzato dalla Triade? O il governo cinese ha cambiato idea a proposito
della cooperazione con gli Stati Uniti? All'ispettore Chen Cao viene affidato
l'incarico di indagare sulla scomparsa di Wen e di accompagnare l'ospite
americana per la città, illustrandole quanto di meglio la sua terra ha da
offrire. (da ibs.it)
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