venerdì 6 marzo 2015

L'Affare Kurilov




Irène Némirovsky
L’affare Kurilov

Trad: Marina Di Leo
Piccola Biblioteca Adelphi
2009

“L’Affare Kurilov” si sviluppa intorno alla figura del killer, Léon M., e del narratore, che ci fanno conoscere Valerian Aleksandrovič Kurilov, l’odiato ministro della Pubblica Istruzione del regime zarista, vittima designata del Comitato Rivoluzionario.

Irène Némirovsky sembra quasi anticipare lo schema e lo sviluppo che saranno propri dei thriller del dopoguerra, dove l’assassino “studia” il suo bersaglio, lo impara a conoscere, giungendo perfino a renderlo una parte di sé. In questo caso il killer vive accanto alla vittima, ne diviene il medico personale, si innamora di sua moglie, di chi deve eliminare. In pratica ribaltando, in prima battuta e poi anticipando, due situazioni “classiche”, poiché qui si agisce diversamente dal decidere di uccidere l’ingombrante marito di chi ci si è innamorati, ovvero si è primariamente inviati a “fare giustizia” e si inciampa nell’amore.


Un tratto moderno, a suo modo anticipatore, sorretto da una splendida scrittura e da un suggestivo ritmo, in grado di incalzare e poi offrire momentanee pause, dove lo studio dei personaggi arricchisce la ricostruzione di un’epoca. Psicologia dei caratteri resa in forma asciutta e appagante; le complessità dell’animo non sono un alibi o un’attenuante, ma materia di osservazione e riflessione per un amore dedicato alla resa di pagine dense di emozioni e di pietas.


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