sabato 20 luglio 2019

Odessa #2






Con la lettura del numero 2, “Eroe a metà”, continua la scoperta della serie Bonelli “Odessa”. Si confermano le potenzialità e gli elementi positivi visti nell'albo d'esordio, con una maggiore profondità narrativa, ma anche qualche limite nelle modalità di racconto stesso, ovvero l'abbondanza del verbale a scapito delle immagini. Infatti, su quest'ultimo punto possiamo notare come nei momenti, nei passaggi in cui ci si allontana da questa impostazione e si opta per delle scene mute, la storia raggiunge efficaci livelli di pathos.
Passando agevolmente fra passato e presente, con la presentazione e risoluzione di due differenti indagini, la sceneggiatura ha la possibilità di approfondire la personalità e le problematiche del protagonista, Yakiv Yurakin, oltre che le caratteristiche del contesto in cui lui stesso ed i suoi compagni si muovono. Si attendono potenziali ed auspicabili sviluppi, nella speranza che siano, come in questo caso, ben supportati da un comparto grafico interessante e stimolante. 
 
Il disegnatore e colorista, Simone Ragazzoni, ci offre coinvolgenti ambientazioni che caratterizzano la serie e utilizza con intelligenza e sapiente distribuzione nelle tavole un certo dinamismo nelle scene d’azione. Insieme allo sceneggiatore Davide Rigamonti prosegue l’opera di costruzione di un contesto narrativo al momento promettente, ricco di spunti e di sfumature, con la piacevole sorpresa dell'inserimento di elementi realistici e drammatici su uno sfondo essenzialmente fantascientifico.

Essere un eroe è un fardello difficile da portare. Una condizione schiacciante che, a volte, fa emergere paure difficili da domare. Perché a farne le spese sono sempre le persone più care? A che cosa servono le domande quando sono destinate a rimanere senza risposta? Yakiv ha bisogno di tempo per restare solo; per pensare. E se non fosse altro che un eroe a metà? (da sergiobonelli.it)


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