“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un proverbio; “la prima impressione è quella che conta”, sostiene qualcuno; “da come ci si presenta dipende come si verrà valutati” afferma ancora qualche sedicente esperto di selezione del personale.
E per quanto riguarda le opere letterarie? Ci sono regole, consuetudini, punti fermi oppure miti da sfatare?
Personalmente ho più che altro sensazioni e suggestioni, che mi influenzano nel continuare o smettere dopo poche pagine la lettura di un romanzo od un'opera.
Da questa settimana, ogni venerdì, per 100 settimane, proporrò un “incipit” che mi piace.
Rigorosamente un incipit di un libro che ho letto per intero, perciò una selezione assolutamente personale e quindi parziale, senza pretese di esaustività o di comprendere il maggior numero di generi o periodi storici.
Ci sarà prevalenza di uno stile o di un altro, mancanza di equilibrio fra le nazionalità o le lingue utilizzate dagli autori ed autrici e così via. Questo perché ho i miei gusti e preferenze, mie sensibilità e limiti che hanno influenzato la scelta degli incipit.
Scelta di Incipit, non di autori o romanzi. Perché ci sono incipit che ritengo belli, che mi colpiscono, indipendentemente dal livello del romanzo o dalla sua fortuna. Incipit che ricordo con piacere anche se il resto del libro ne è un po' meno all'altezza. Incipit di autori per i quali magari provo simpatia meno che per altri, che sono rimasti esclusi ma che ho comunque nel cuore. Se ci sarà qualcuno che avrà la bontà e la pazienza di seguire tutti e 100 gli incipit, probabilmente si stupirà oppure si arrabbierà per l'assenza di qualche autore, autrice o di qualche titolo. Vorrà dire che non ho letto quel libro (del tutto o in parte) oppure che è stato “vittima” delle mie scelte. D'altronde per ogni incipit inserito ne ho messo da parte tanti altri, perché scegliere comporta rinunciare.
Inaugurare questa selezione il 1° gennaio è come augurare un buon inizio di anno.
Buon incipit!
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