Edward Hopper, Second Story Sunlight, 1960, Whitney Museum of American Art, New York City
L’estate se ne andò senza rumore.
Nubi leggere ad una ad una il cuore
gremirono di segni senza nome.
La luna trascorreva ansiosa e onesta.
Lunga distesa sovra un muro nella
canicola dormiva un’altra età.
Nella mano stringeva il suo più caro
oggetto. Non per pudore ché non ha pudore
il sonno, e il sogno è solo anche in città.
(Sandro Penna, da Poesie - Garzanti, 1973)
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