Un western duro, polveroso, asciutto e spietato, questo “Il Prezzo dell’Onore”, albo numero 31
della collana “Le Storie”.
Una vicenda che sa di picaresco, dove il peggiore la fa
franca e per gli altri rimane solo dolore e morte.
Fabrizio
Accatino confeziona una sceneggiatura che pesca a piene mani
dalla narrativa e dal cinema di genere, aggiungendoci qualche scena dal gusto “tarantiniano”
o “alla Peckinpah”, per condire ed arricchire una vicenda forse non
originalissima, ma che funziona alla grande.
Elementi
drammatici e caratterizzazioni
grottesche donano ritmo e coinvolgimento, con inquadrature astute ed
efficaci, debitrici dello “spaghetti western” (bagaglio culturale pressoché imprescindibile), molto ben utilizzate
dal sempre ammirevole Paolo Bacilieri.
Il disegnatore veneto forse non è proprio del tutto a suo agio nel disegnare
cavalli, ma per il resto dona spessore e caratterizzazione a tutti i
personaggi, mettendone in risalto volti
e dettagli (due dei protagonisti sembrano ispirarsi ad Alan Ford e Bob Rock)
Un racconto insolito
per un editore come la Bonelli, ma
negli ultimi anni da quelle parti stanno proponendo con maggiore frequenza
storie con protagonisti dal comportamento e dalle peculiarità non proprio
edificanti. In una serie come questa, slegata da vincoli di tematiche e di
personaggi seriali, ci si allontana dal mito dell'eroe buono ed esemplare, per
un racconto fatto di individui probabilmente più vicini alla realtà. “Il Prezzo dell’Onore” rientra in
questo filone, con una vicenda sporca e cattiva ed un finale niente affatto rassicurante
e che, anzi, tende a lasciare un po’ di amaro in bocca.
Nessun commento:
Posta un commento